Storie Web sabato, Giugno 21
Notiziario

Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha presentato al Consiglio dei ministri il testo di modifica alla legge 157/92 sulla “protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, noto anche come legge sulla caccia. Questa mattina, infatti, i capigruppo di maggioranza (Malan per Fdi, Romeo per la Lega, Gasparri per Forza Italia e il vicecapogruppo del misto Salvitti) hanno depositato al Senato il testo per aggiornare una legge che è ormai datata e non garantisce un’efficiente gestione del territorio.

Nonostante le molteplici accuse venute nelle scorse settimane dalle associazioni ambientaliste e animaliste secondo cui il Governo punta a liberalizzare la caccia con grave minaccia per la fauna selvatica, viene invece portata avanti una iniziativa legislativa che punta a regolare l’attività venatoria in base a uno scenario della fauna selvatica che in questi ultimi anni è profondamente cambiato, di certo è completamente diverso rispetto ai primi anni ’90 quando fu varata la legge 157.

La proliferazione fuori misura della fauna selvatica in molte regioni italiane è alla base di gravi danni economici alle imprese agricole italiane (solo nelle ultime settimane sono state segnalate distruzioni di raccolti in aziende vitivinicole e ortofrutticole da parte di daini, caprioli e cinghiali ), è responsabile di una forte crescita di incidenti stradali con animali selvatici ed è alla base della diffusione (attraverso il veicolo della popolazione di cinghiali) della Peste suina africana, malattia non trasmissibile all’uomo ma che può arrecare gravissimi danni economici agli allevamenti di suini stimati in circa 2 miliardi per l’intera filiera della salumeria made in Italy qualora paesi stranieri bloccassero l’export.

“Chi governa – ha spiegato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida in Cdm – ha il dovere e l’onere di rispondere alle esigenze della Nazione. Noi siamo partiti da un atto del Senato che impegnava formalmente il Governo nella scorsa legislatura, e da altri atti di questa legislatura che sottolineano la necessità di un intervento, a risolvere quella che viene definita una vera e propria ”situazione emergenziale”. La natura della legge impone che sia il Parlamento a doversene occupare dando occasione a tutte le parti interessate di rappresentare le loro opinioni e posizioni. Il testo di base è un testo equilibrato che costituisce una base di partenza per il lavoro sulla 157/92 che non è più rinviabile. Se c’è una differenza tra il modo di fare politica di questo Governo e quelli precedenti è che se il Parlamento dà un indirizzo ad amplissima maggioranza, comprese le forze politiche che in questo momento sono all’opposizione, l’Esecutivo agisce di conseguenza come è suo dovere fare”.

Il testo depositato dai capigruppo parte dalla relazione sull’atto del Senato (che impegnava il Governo) sui danni causati all’agricoltura dalla fauna selvatica. Relazione che era stata approvata senza alcun voto contrario, neanche delle forze che oggi sono all’opposizione.

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