
Babin ha sempre dimostrato un forte e appassionato impegno per la tutela e lo sviluppo dell’artigianato italiano, con l’inaugurazione di un nuovo ampliamento dello stabilimento di Valenza, che oggi è il più grande del mondo, e il lancio della Scuola Bulgari. Sono peraltro in corso i lavori per la nuova sede della manifattura di alta gioielleria di Bulgari a Roma, la cui apertura è prevista per la seconda metà del 2027.
Nota la sua passione, anche personale, per l’orologeria, che ha sviluppato anche in Bulgari attraverso lanci di prodotti di grande successo e di profonda innovatività come l’Octo Finissimo, che in 11 anni dal suo lancio ha battuto 10 record mondiali –come l’orologio automatico più sottile e il tourbillon più sottile – e si è aggiudicato 75 premi internazionali, fra cui il prestigioso Gran Prix de la Haute Horlogerie Golden Hand, diventando così l’orologio più premiato di sempre.
Non solo: nel 2020, in piena era Covid e intuendo la necessità di cambiare il format delle fiere di settore, Babin ha dato vita alla manifestazione Geneva Watch Days, che dagli otto espositori della prima edizione ne ha ospitati quest’anno ben 66 e si è affermata come uno degli appuntamenti più importanti per l’orologeria di alta gamma.
Babin ha anche sviluppato con passione la divisione hotel di Bulgari, dando spazio a un’intuizione che fu già del suo predecessore, Francesco Trapani (peraltro recentemente scomparso), che nel 2004 aprì il primo Bulgari Hotel a Milano, quando il marchio era ancora proprietà della famiglia fondatrice: in dodici anni, infatti, Bulgari ha firmato hotel in 9 fra città e destinazioni, e ha già annunciato la prossima apertura, nel 2026, del suo resort alle Maldive, mentre altri cinque progetti sono in costruzione (Bodrum, Miami, Bahamas e Abu Dhabi) e saranno inaugurati fra il 2027 e il 2031. Un altro filone di prodotto sviluppato da Babin è stato quello degli accessori, in particolare la pelletteria, ulteriore canale di racconto e valorizzazione delle icone Bulgari: la direzione creativa della collezione accessori è stata affidata nella primavera 2024 alla designer Mary Katrantzou.
Al di là del prodotto, però, Babin ha anche sempre fortemente sottolineato l’impegno di Bulgari nel mecenatismo, sostenendo il restauro di diversi monumenti della Capitale: a Roma Sotirio Bulgari decise di aprire il suo primo negozio nel 1884 e da allora la città è stata sempre fonte di ispirazione per la maison. Nel 2013 una delle prime uscite pubbliche di Babin avvenne accanto all’allora sindaco Ignazio Marino per la presentazione del progetto di restauro – finanziato da Bulgari – della Scalinata di Trinità dei Monti, a pochi passi dalla storica boutique di via Condotti; negli anni sono seguiti i finanziamenti per il restauro dei mosaici delle terme di Caracalla, che hanno peraltro ispirato il motivo della collezione Divas’ Dream, passando per l’illuminazione dell’Ara Pacis e del museo di Palazzo Braschi, ma anche il restauro e la riapertura dell’area sacra di Largo Argentina e i recenti lavori di conservazione su alcuni elementi scultorei del Vittoriano, per un totale di diversi milioni di euro.









