Storie Web sabato, Ottobre 18
Notiziario

Tre anni al 2,6%, due all’3,1% e infine altri due al 4%. Sono questi i numeri chiave scritti nelle pagine del calendario del nuovo BTp Valore, il titolo di Stato per famiglie e piccoli investitori che sarà in offerta da lunedì 20 fino a venerdì 24 ottobre. Un’altra cifra completa l’almanacco: è lo 0,8% del premio fedeltà finale, riservato a chi acquisterà il BTp nella settimana del collocamento e lo terrà sul proprio conto titoli fino alla scadenza dell’ottobre 2032. Il confronto con i rendimenti dei Btp ordinari suggerisce un certo grado di “generosità” nella sequenza dei rendimenti costruita dal Tesoro: perché il 2,6% triennale si confronta con il 2,16% offerto oggi dai BTp ordinari a scadenza analoga, che sui cinque anni arrivano al 2,6% mentre sui sette anni offrono il 2,98%. Il BTp Valore prospetta invece un rendimento medio del 3,22%, che sale al 3,33% con il premio fedeltà.

Scenario tranquillo

Il Tesoro ha comunicato i rendimenti minimi garantiti, che come sempre potranno essere confermati o ritoccati al rialzo nel caso (improbabile) in cui nei giorni dell’emissione i titoli italiani dovessero abbandonare il cammino in discesa percorso nelle ultime settimane. Anche di questa dinamica tranquilla bisogna tener conto per valutare le cifre indicate da Via XX Settembre: perché il rendimento del decennale italiano viaggia poco sopra il 3,35%, 16 punti base sotto i livelli di inizio settimana e ai minimi dal dicembre scorso. La legge di bilancio che da lunedì comincerà il proprio percorso parlamentare, sostanzialmente priva di misure finanziate in deficit, conferma la ferrea disciplina fiscale che il Governo Meloni si è imposto per rispettare i parametri europei e tenere a bada un debito che ancora deve scontare l’abbuffata del Superbonus: al netto delle incognite pesanti come sempre offerte dallo scenario internazionale, dunque, non è facile prevedere forti rialzi almeno nel breve termine.

Cedola in salita

Anche per questo, con l’obiettivo di offrire una cedola sostanziosa, il Tesoro ha optato per una scadenza relativamente lunga nell’ambito dei titoli destinati ai risparmiatori, che in genere si muovono in un arco temporale dai quattro agli otto anni. E ha strutturato un meccanismo a scalare (step up) un po’ più articolato del solito, e scandito in tre tappe con lo scopo chiaro di incentivare il mantenimento del titolo in portafoglio. La cedola che cresce lungo un percorso predeterminato, mentre le previsioni sui rendimenti dei BTp ordinari sono orientate a una sostanziale stabilità, può aiutare. Senza dimenticare che un’ulteriore flessione dei tassi può tenere alte le quotazioni del BTp, destinato ad avere un’ampia liquidità come da tradizione dei titoli italiani. Lo dimostrano i precedenti del titolo retail, tutti sopra la pari in un panorama che va dal 102,86 della quotazione del BTp Valore con scadenza giugno 2027 al 105,85 della scadenza ottobre 2028.

Come funzionano acquisti e imposte

Per il resto, la nuova edizione offre i meccanismi ormai abituali per i risparmiatori. La cedola sarà trimestrale, il taglio minimo è a mille euro e l’acquisto sarà alla pari senza commissioni nella settimana del collocamento, gestito dal Tesoro con Intesa, Unicredit e Bpm nel ruolo di lead manager e Mps e Banca Sella in quello di co-lead. Per effettuarlo si potrà utilizzare l’home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o tramite i canali fisici in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente con il conto deposito titoli.
La tassazione, come per tutti i bond governativi, è quella agevolata al 12,5%, e il titolo è esente dalle imposte di successione. Per i primi 50mila euro, poi, i titoli di Stato sono esclusi dai calcoli Isee come accade per i buoni fruttiferi postali.

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