Storie Web domenica, Giugno 1
Notiziario

Quattro aziende sequestrate e 5 denunce. E’ il bilancio dell’operazione condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Brescia, nell’ambito di una pianificata operazione a contrasto del lavoro sommerso e dello sfruttamento della manodopera.

Le attività di polizia economico-finanziaria, svolte con l’ausilio di personale dell’ATS Brescia – servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (PSAL), hanno permesso di identificare 71 lavoratori stranieri dei quali n. 35 impiegati in condizioni di sfruttamento nei 4 opifici poi sottoposti a sequestro.

Nello specifico, all’esito dei controlli svolti è stato accertato che i lavoratori, tre dei quali irregolari sul territorio dello Stato (clandestini), percepivano uno stipendio non in linea con i contratti collettivi nazionali e al di sotto della soglia di povertà, definita secondo i parametri ISTAT 2023 e che lavoravano/vivevano in condizioni alloggiative degradanti e fatiscenti.

Pertanto, d’intesa con la locale A.G., sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia per la violazione dell’art. 603-bis c.p. cinque persone e i relativi opifici sono stati sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza.

Complessivamente, le attività ispettive hanno permesso di accertare l’impiego di 17 lavoratori “in nero”, 4 “irregolari” e di deferire n. 3 soggetti per la violazione dell’art. 10-bis del D.Lgs. 286/1998 (Ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato).

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