L’obiettivo di superare i 100 milioni di euro è stato raggiunto, persino con anticipo rispetto ai programmi, e ora Henoto – il gruppo industriale specializzato in allestimenti controllato da BolognaFiere – guarda già al prossimo traguardo con l’obiettivo di raggiungere e superare i 150 milioni di euro di ricavi già nel 2028 grazie alle strategie di un piano di sviluppo in via di elaborazione assieme a Porsche Consulting, che sarà presentato a luglio.
Accelerazione post pandemia
Soddisfatto per i risultati raggiunti il neo-presidente di Henoto, Antonio Bruzzone, che è anche l’amministratore delegato del gruppo BolognaFiere, di cui Henoto rappresenta una fetta importante non solo nella composizione del fatturato (110 milioni di euro consolidati nel 2024 all’interno del bilancio del gruppo fieristico, che ha raggiunto lo scorso anno i 274 milioni), ma anche nella crescita dimensionale, dato che nell’ultimo anno proprio dal settore degli allestimenti è arrivata una forte spinta allo sviluppo.
La crescita di Henoto è stata rapida e solida, soprattutto dopo la pandemia, quando la ricerca di una diversificazione del business e l’interesse per la creazione di servizi a valore aggiunto per il mercato (in particolare nell’ambito degli allestimenti) ha convinto BolognaFiere a investire con maggiore decisione su Henoto, che allora aveva un fatturato di 31 milioni di euro. Nel 2024, con 120 milioni di euro (consolidati circa 110 milioni, come accennato), la società di allestimenti ha segnato un aumento di 19,5 milioni di euro rispetto al 2023 e rappresenta ormai un 40% del fatturato complessivo del gruppo BolognaFiere, con un Ebitda di 9 milioni e un bilancio in utile.
L’incidenza sui conti del gruppo
«L’attuale mix di generazione del valore ci soddisfa – spiega Bruzzone -: con circa il 40% proveniente dall’organizzazione di eventi, altrettanto da Henoto e il 20% dalla gestione del quartiere, abbiamo raggiunto un equilibrio che vorremmo mantenere, ovviamente facendo crescere tutte e tre queste voci. Per noi, che abbiamo una visione industriale del nostro gruppo e del suo sviluppo, è strategico e imprescindibile il controllo dell’intera filiera».
Con 350 dipendenti circa e quattro società in portafoglio (Tecnolegno Allestimenti, Fontemaggi, Emvisia e Backstage) il gruppo Henoto ha quattro stabilimenti in Italia (a Padova, Riccione, Milano e Bologna), oltre a magazzini e punti logistici ad Atlanta, Las Vegas e New Jersey negli Stati Uniti, dove lo scorso novembre ha rilevato il 51% di FM Exhibit.