Dal 1 º gennaio 2025 entreranno in vigore le nuove regole per i contratti di energia elettrica e gas con l’obiettivo di fornire agli utenti finali maggiori garanzie soprattutto rispetto ai contratti che sono sottoscritti al di fuori dei locali commerciali e nei contratti siglati a distanza, per esempio quelli telefonici. Ma quali sono le tutele rafforzate di cui potranno godere i clienti? Le novità sono state illustrate dal direttore della divisione Energia dell’Arera, Massimo Ricci, nella videointervista rilasciata al sito web de Il Sole 24 Ore. «La finalità che ci siamo prefissati – spiega Ricci – è quella di di garantire al consumatore la massima protezione possibile quando sigla un contratto». Ecco tutte le novità che scatteranno dal prossimo anno.
La doppia conferma per validare i contratti a distanza
La prima, spiega Ricci, riguarda il fatto che il consumatore dovrà fornire un doppio check per far sì che il contratto diventi valido. «Il cliente finale – chiarisce il direttore della divisione Energia dell’Arera – dovrà dare non solo la conferma telefonica di accettazione della proposta durante la telefonata, ma successivamente a questa, il venditore dovrà mandare su supporto durevole le condizioni contrattuali del consumatore in modo che quest’ultimo confermi di averlo ricevuto. Questo doppio passaggio dovrebbe, quindi, garantire maggiormente il consumatore rispetto alle situazioni che si venivano a creare tutte le volte in cui il cliente finale, magari in modo non troppo consapevole, confermava il contratto e si trovava poi un documento che non riteneva di aver siglato».
Si allunga il diritto di ripensamento
Insomma, un doppio check che dovrebbe rendere più difficili i casi, tuttora molto frequenti, di attivazioni non richieste. «.Il fatto che che il contratto abbia validità solo a valle della conferma da parte del consumatore della ricezione delle condizioni contrattuali garantisce un doppio passaggio che in qualche modo dovrebbe rendere il consumatore più consapevole. L’altra modifica rilevante- chiarisce ancora Ricci – è l’allungamento della tempistica del diritto di ripensamento da 15 a 30 giorni che rappresenterà una ulteriore garanzia per il consumatore».
Le iniziative di carattere legislativo
L’Arera è, quindi, intervenuta per introdurre maggiori difese a favore dei consumatori che continuano a essere spesso vittime di call center particolamente aggressivi. «Da questo punto di vista sono in corso diverse azioni perché il fenomeno è tipico non solo purtroppo dei settori energetici ma anche di molti altri comparti, dalle assicurazioni alle compagnie telefoniche. Sono, quindi, in corso, una serie di analisi e di potenziali azioni a più largo spettro, per esempio per contrastare il fenomeno delle chiamate da numeri che poi non sono rintracciabili e che consentono, dunque, la messa in atto di azioni aggressive. Si sta, quindi, lavorando ad alcune iniziative di carattere legislativo, alcune direttamente legate alla al settore dell’energia e altre di carattere più ampio».
Le garanzie messe in campo dall’Autorità
Nell’attesa di queste misure, Ricci fornisce però qualche consiglio per evitare sorprese. «Bisogna, innanzitutto, ricordare che ogni volta che il cliente è stato in qualche modo oggetto di modifiche negli ultimi anni, perché magari era cessata la tutela di prezzo o perché erano intervenuti altri cambiamenti, è sempre stata comunque garantita la continuità della fornitura e anche condizioni economiche ragionevoli attraverso la regolazione dell’Autorità». Ricci spiega, facendo un esempio, che, quando è cessata la tutela gas, «il cliente è rimasto con lo stesso venditore, ma con condizioni che l’Arera non ha definito ma che è stata in grado di controllare. E, con la fine delle tutele di prezzo nell’elettrico, il passaggio al nuovo fornitore è avvenuto a seguito di aste che hanno garantito ai clienti finali condizioni addirittura più vantaggiose di quelle della precedente tutela».