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Un gioco sviluppato in Cina e sostenuto dal colosso tech cinese Tencent è diventato il secondo titolo più popolare di sempre su Steam a poche ore dal suo lancio. È un record, con un valore che va oltre l’industria dei videogame: per la Cina è anche un modo per diffondere la propria cultura in Occidente, come riflettono i media cinesi in queste ore, e per rilanciare un mercato che negli ultimi anni ha sofferto molti contraccolpi a causa della stretta governativa.
Il gioco
Black Myth: Wukong, un titolo action-adventure basato sulle imprese del leggendario Re Scimmia (personaggio noto nella cultura cinese, da un racconto del 16esimo secolo), ha raccolto oltre 2,1 milioni di giocatori simultanei su Steam nel suo debutto globale di martedì. Più di titoli popolari come Cyberpunk 2077 ed Elden Ring, secondo i dati di SteamDB. Si è classificato appena sopra Palworld e Counter-Strike 2 per picco di giocatori simultanei, che conta il numero di persone che giocano a un gioco contemporaneamente in tutto il mondo.
Soprattutto, è una pietra miliare per l’industria videoludica cinese. È considerato il primo titolo “AAA” della Cina, un gioco globale a grande budget con un gameplay sofisticato e una grafica avanzata. I media cinesi hanno riferito che si tratta di uno dei giochi più costosi mai sviluppati in Cina, con un budget superiore ai 50 milioni di dollari.
L’industria cinese dei videogiochi è dominata da titoli giocati su smartphone, non da giochi per console o pc a grande budget che vengono rilasciati a livello globale. Black Myth: Wukong esce inizialmente su Ps5 e pc.
L’industria in Cina e il valore politico del gioco
Negli ultimi anni il settore, che vale circa 40 miliardi di dollari, è stato in fermento in Cina. Il governo ha cercato di arginarne il successo temendo che i bambini potessero diventare dipendenti e corrotti dai giochi. Pechino ha introdotto regole che vietano ai giovani di giocare online durante i giorni di scuola e impongono limiti di tempo ai giochi nei fine settimana e nei giorni festivi.
