Storie Web domenica, Giugno 23
Notiziario

Inizia la stagione estiva e arrivano anche i rincari per chi viaggia in aereo per la Sardegna. Sia che si parta da Milano sia da Roma con destinazione Olbia o Cagliari, non fa differenza: i costi del biglietto lievitano sino ad arrivare a costare, in qualche caso, anche 8 volte in più rispetto al prezzo minimo.

La tariffa fissa vale solamente per i residenti e poche altre categorie che comprendono studenti, persone con disabilità e anziani. Per tutti gli altri il costo è variabile. Basta qualche simulazione sui siti delle compagnie aeree per certificare quanto avviene. Se si volesse partire il 16 giugno da Milano con destinazione Olbia, il servizio è garantito da Aeroitalia, per il volo delle 22 la tariffa standard è di 339,99 euro. Va meglio il giorno successivo e le opzioni sono due: una da 64,99 euro e uno da 149,99 euro. Il 28 giugno i costi dei voli della stessa tratta lievitano di parecchio. Il primo collegamento, previsto per le 9 del mattino, costa con la tariffa standard 239,99 euro. Il volo delle 22, invece 359,99 euro. Eppure in questa altalena dei prezzi si possono trovare, per esempio il 22 luglio) biglietti a 39,99 euro o a 44,99 euro. Nel collegamento Roma Olbia, in questo caso operato da Volotea, i voli per chi non viaggia in continuità territoriale, a giugno, hanno un prezzo che oscilla tra i 39 e i 128 euro. Anche i mesi successivi, per il momento, vedono voli a prezzi che non superano i 179 euro (a settembre). Non sono esenti dai rincari neppure i collegamenti tra Milano e Cagliari garantiti da Ita. Per chi non è residente i prezzi hanno l’andamento da montagne russe. A fare una simulazione si scopre che il 16 giugno i prezzi oscillano tra i 146,75 euro e i 231,75 euro. Il 24 giugno i prezzi dei cinque voli vanno da un minimo di 96,75 a un massimo di 281,75. Un discorso che si ripete anche a luglio. Il 5, giusto per fare un esempio, i prezzi vanno da 186,75 a 256,75 euro mentre il 12 si passa da 11 euro a 206. Lo scenario non cambia neppure se si prende in considerazione la tratta Roma Cagliari. Per i non residenti le opzioni del 14 giugno prevedono voli con un costo che oscilla da un minimo di 129 euro a un massimo di 309 euro. Il 16 giugno le tariffe vanno da un minimo di 94 euro a un massimo di 309 euro. E 309 euro è la cifra massima prevista per il 17 luglio. Per chi volesse prenotare il 2 agosto i prezzi vanno da un minimo di 149,94 euro a un massimo di 259,94 euro. Oscillazioni che hanno spinto anche i rappresentanti del mondo delle imprese a sollecitare interventi per trovare soluzioni calmieranti ai prezzi.

«A settembre del 2023, il governo nazionale tutt’ora in carica, eliminò il tetto sulle tariffe massime del trasporto aereo promettendo nel contempo più poteri all’Antitrust. Il risultato è sotto gli occhi di tutti – denuncia Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt trasporti -. Chi vuole raggiungere la Sardegna e o ripartire dall’isola senza regime di continuità, in alcuni periodi dell’anno, sopratutto nel periodo estivo viene letteralmente sottoposto ad un salasso. Tariffe che vanno anche oltre il 400% senza che l’autorità garante intervenga». Per il sindacalista tutto potrebbe essere risolto in maniera «semplice». «Basterebbe aumentare i posti nei bandi di gara in continuità – argomenta -. Per fare questo, è necessario un Governo autorevole nei confronti della Unione europea. Infatti sino a quando frequenze e posti messi a disposizione, in maniera particolare in alcuni periodi dell’anno (ponti festivi, festività, Natale, Capodanno ed estate) saranno di gran lunga inferiori alle reali necessità, nessuno si deve stupire di tariffe totalmente al di fuori da qualsiasi possibile raziocinio». Ricordando la svolta dell’Unione Europea che ha «autorizzato la Regione Sardegna a finanziare nuove rotte per un triennio e per un importo complessivo di 30 milioni di euro senza incorrere nella tagliola degli aiuti di stato» sottolinea che «nuove tratte non solo consentirebbero ai sardi e non di avere maggior possibilità di mobilità ma, destinazioni oltre le classiche Roma e Milano sarebbero un forte contributo a decongestionare le tratte in Continuità Territoriale».

Intanto dalla Regione l’assessora ai Trasporti Barbara Manca fa sapere che «siamo coscienti e consapevoli del problema, ma si tratta di dinamiche di mercato che riguardano tutti i settori economici, dalla ristorazione al settore alberghiero e ai carburanti, e il sistema dei trasporti purtroppo non ne è esente». Per l’esponente dell’esecutivo il diritto alla mobilità può essere garantito «attraverso sistemi come la continuità territoriale che siano in grado di assicurare la certezza dello spostamento a prezzi equi perlomeno per i cittadini residenti». «Stiamo già lavorando in questo senso – conclude Manca – per riformulare e potenziare la misura degli aiuti sociali finalizzata all’abbattimento delle tariffe, che allo stato attuale risulta sottoutilizzata e limitata a poche categorie di persone».

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