Il passo indietro, annunciato nelle scorse ore, adesso è ufficiale. Il cardinale Angelo Becciu ha dichiarato che non entrerà in Conclave. «Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza». Queste le sue parole.
La condanna in primo grado
Becciu ha ribadito nei giorni scorsi la sua innocenza e il suo diritto ad entrare in conclave. Ma di fronte alle due lettere del Papa che indicherebbero la sua volontà di non includerlo tra gli elettori, il cardinale ha deciso di rinunciare alla sua battaglia. Becciu è stato il protagonista del processo sulla malagestione dei fondi della Segreteria di Stato, a partire dalla vicenda del palazzo di Sloane Avenue. Il 22 settembre si aprirà il processo d’appello. In primo grado condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per i reati di peculato e truffa aggravata ai danni della Santa Sede.
Conclave il 7 maggio
Il conclave inizierà mercoledì 7 maggio. Questa la decisione presa nella quinta congregazione generale dei cardinali: fissate per quella data la mattina la celebrazione in Basilica della messa ’Pro eligendo Pontifice’ ed il pomeriggio l’ingresso in Sistina e l’inizio delle votazioni.
Prima votazione nel pomeriggio
Il programma di massima prevede la prima votazione nel pomeriggio del 7 maggio, e l’eventuale prosieguo nei giorni successivi con due votazioni la mattina e due il pomeriggio. Fissata la data in cui i cardinali procederanno all’elezione del successore di Papa Francesco, nelle “fraterne conversazioni”, si intessono le strategie, in questa che è la settimana decisiva, per arrivare alla scelta del nuovo successore di Pietro.
Scelta condivisa e quorum
Che dovrà essere per forza una scelta condivisa, dal momento che per eleggere il Papa sarà necessaria una maggioranza qualificata di due terzi. Se mai si dovesse arrivare alla 33/a o 34/a votazione, si passerà obbligatoriamente al ballottaggio fra i due cardinali col maggior numero di voti. Ma anche in quel caso sarà sempre necessaria una maggioranza dei due terzi. Le operazioni in Conclave saranno presiedute dal cardinale Pietro Parolin, già segretario di Stato.