Storie Web martedì, Giugno 17
Notiziario

A seguito di un abuso di giustificazioni mediche, in coincidenza con l’arrivo degli esami di maturità, è arrivata una comunicazione ufficiale dall’Ufficio scolastico regionale, con un monito chiaro contro l’abuso delle giustificazioni mediche – usate per rinunciare ad essere nelle commissioni d’esame: in caso di impedimento presentato per la terza volta consecutiva negli ultimi due anni scolastici, si terrà conto del «carattere recidivante della condotta» e si procederà a una «valutazione disciplinare» per possibile «abuso o strumentalizzazione delle condizioni di salute».

Le regole in vigore

La comunicazione dell’Ufficio scolastico regionale richiama anche le regole per rinunciare all’incarico, ovvero: i presidenti di commissione devono segnalare subito eventuali impedimenti all’ufficio scolastico regionale, che verificherà i motivi e provvederà alla sostituzione; i commissari interni devono comunicare l’assenza al dirigente scolastico, che effettuerà le verifiche e provvederà alla sostituzione; i commissari esterni devono fare lo stesso, avvisando sia il proprio dirigente scolastico che l’ufficio scolastico regionale.

I docenti sono obbligati a fare i commissari?

La scelta dei commissari per la maturità segue delle regole precise. I presidenti di commissione e i commissari esterni vengono scelti tra insegnanti e dirigenti scolastici che hanno i requisiti previsti. I dirigenti delle scuole superiori devono candidarsi come presidenti, mentre i professori che insegnano materie previste all’esame devono candidarsi come commissari esterni, se non sono già stati scelti per altri ruoli. Anche altri insegnanti possono eventualmente candidarsi. I commissari interni, invece, vengono scelti da ogni Consiglio di classe. Questa scelta avviene dopo che sono state decise le materie assegnate ai commissari esterni e individuata la materia della seconda prova scritta. Almeno uno dei commissari interni deve insegnare la materia della prima o della seconda prova. Il dirigente scolastico invia poi la proposta di nomina agli uffici competenti, che la controllano e, se serve, fanno modifiche. I professori che hanno diritto a particolari agevolazioni per motivi personali o familiari (come previsto dalla Legge 104) possono rifiutare l’incarico di commissario interno. Altrimenti, solo in caso di legittimo e certificato impedimento possono rinunciare all’incarico.

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