Storie Web giovedì, Maggio 2
Notiziario

L’uscente Vito Bardi (centrodestra) con sette simboli a sostegno. Piero Marrese (centrosinistra) con cinque. E l’outsider Eustachio Follia con quello di Volt. Per la carica di governatore lucano è una competizione elettorale a tre, con l’attuale governatore che gli ultimi sondaggi pubblicati danno in vantaggio. L’assenza dell’opzione voto disgiunto e l’appoggio di Azione (guidata in Basilicata dall’ex presidente di Regione e re delle preferenze Marcello Pittella) sono tutti fattori che spingono la volata del centrodestra. In Basilicata si vota per le Regionali domenica 21 dalle 7 alle 23 e lunedì 22 aprile dalle 7 alle 15, in un test importante a meno di 50 giorni dalle Europee. Gli aventi diritto al voto sono circa 570 mila, con la percentuale dell’affluenza che potrebbe essere determinante.

I candidati in campo

Bardi è appoggiato da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, UdC-Democrazia Cristiana, Noi moderati, Orgoglio lucano e la lista civica La Vera Basilicata. A sostenerlo anche Azione e Italia Viva. Presidente della Regione Basilicata dall’aprile 2019, classe 1951, già vicecomandante generale della Guardia di Finanza, Bardi è stato indicato da Forza Italia come candidato unitario del centrodestra. Sul fronte del centrosinistra, Marrese, presidente della provincia di Matera, è sostenuto dal campo largo del Partito democratico, Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi-Sinistra. Ma anche dalle liste Basilicata Unita e Basilicata Casa Comune. Quest’ultima fa riferimento all’imprenditore Angelo Chiorazzo, che inizialmente avrebbe dovuto essere candidato, ma poi si è ritirato dalla corsa.

Voto disgiunto vietato

Si adotta la formula del turno unico, in cui l’elettore deve esprimere una preferenza all’interno della lista scelta e votare per il candidato Presidente su una sola scheda. A vincere sarà il candidato più votato. Si può votare per una delle liste provinciali tracciando un segno nel rettangolo corrispondente o scrivendo il cognome o nome e cognome di uno dei candidati della stessa lista. Il voto espresso per una lista provinciale viene attribuito al candidato Presidente della lista o coalizione a cui essa è collegata. A differenza del meccanismo con il quale lo scorso febbraio si è votato in Sardegna, la legge elettorale in Basilicata non prevede il voto disgiunto, ovvero la possibilità di votare per una lista e per un candidato presidente tra loro non collegati . È invece possibile esprimere una doppia preferenza di genere (un candidato uomo e un candidato donna). Alle liste collegate al Presidente eletto può essere assegnato un premio di maggioranza che va da un minimo di 11 seggi nel caso in cui il Presidente eletto ottenga il 30% in più dei voti fino a un massimo di 14 seggi se riceve il 40% in più dei voti.

Il ruolo di Chiorazzo

In totale i candidati alla carica di consigliere sono 258. In campo tutti gli assessori uscenti. Ricandidati anche 18 dei 20 consiglieri uscenti. Tra questi, Marcello Pittella, governatore lucano con il Pd dal 2013 al 2018 e ora capolista nel potentino per Azione. Corrono per il governatore uscente anche i consiglieri uscenti Mario Polese e Luca Braia (Italia Viva) nella civica “Orgoglio lucano”, che schiera pure Dario De Luca, sindaco di Potenza dal 2014 al 2019. Nel centrosinistra, capolista di Basilicata Casa Comune per la provincia di Potenza è Angelo Chiorazzo, nelle ultime settimane protagonista della scena politica lucana. Indicato sin dallo scorso autunno dal suo movimento come candidato governatore, con l’appoggio dei dem lucani, il fondatore della cooperativa Auxilium ha fatto due volte un passo indietro, convergendo verso il centrosinistra: il primo per sostenere l’oculista Domenico Lacerenza, poi ritiratosi, il secondo quando ha chiuso l’accordo definitivo con Marrese (presidente della Provincia di Matera.

Palchi dividi per Pd e M5s

Per il centrosinistra, dopo la due giorni lucana del leader M5s Giuseppe Conte, conclusasi mercoledì, ieri è stata la volta di Elly Schlein a sostegno del candidato governatore, il dem Piero Marrese. Per diverse settimane, la campagna elettorale lucana di Pd e M5S è andata avanti sotto traccia, schiacciata dalla prospettiva dell’importanza del voto europeo, con il proporzionale che, inevitabilmente, allontana i due partiti, e dal clamore per l’annullamento delle primarie a Bari. In questi ultimi giorni, in Basilicata, Pd e M5S, senza mai avvicinarsi più di tanto, hanno invece spinto moltissimo sulla questione sanità. Conte ha tenuto un incontro con il personale sanitario dell’ospedale di Villa d’Agri di Marsicovetere (Potenza). Schlein ha cominciato il suo tour lucano – che ha toccato anche Melfi, Rionero in Vulture e Potenza – dall’esterno dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera.

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