Lo scorso 7 luglio la Commissione europea ha inviato una lettera al governo dell’Italia nell’ambito delle divergenze di vedute sulla questione delle concessioni balneari. Lo afferma il portavoce dell’esecutivo Ue Thomas Regnier a Bruxelles, rispondendo a una domanda sul tema nel briefing di metà giornata a Bruxelles e precisando che lo scopo della lettera è facilitare una soluzione concordata con Roma su questa tematica.
Il «dialogo con le autorità italiane», assicura Regnier, «prosegue, naturalmente, per garantire che si possa raggiungere una soluzione costruttiva in merito alle concessioni balneari in Italia». In questo contesto, «posso confermare che, nell’ambito del nostro dialogo con il governo italiano, è stata inviata all’Italia una lettera il 7 luglio scorso, proprio in questa direzione, per trovare una soluzione costruttiva con i nostri amici italiani».
Contenzioso in corso da anni
Sulla mancata messa a gara delle concessioni per gli stabilimenti balneari, la Ue ha un contenzioso che si trascina da molti anni con l’Italia, e che è rimasto irrisolto sotto diversi governi. La controversia da anni vede Bruxelles e Roma su posizioni opposte. Una procedura d’infrazione, per inosservanza della direttiva Bolkestein, è stata avviata cinque anni fa: le concessioni balneari, per il diritto Ue, devono essere messe a gara (fin dal 2007). Le critiche avanzate dall’esecutivo Ue riguardano in particolare gli indennizzi che dovrebbero essere versati ai concessionari uscenti.