Storie Web mercoledì, Giugno 26
Notiziario

La bimba non ha avuto “alcun contatto noto con persone o animali malati”

La bimba, si precisa, non aveva tuttavia avuto “alcun contatto noto con persone o animali malati mentre era in India”. Il fatto che la piccola non abbia avuto contatto diretto con animali infetti, afferma Gianni Rezza, professore di Igiene all’Università San Raffaele di Milano e già direttore della Prevenzione al ministero della Salute, “alza sicuramente il livello di preoccupazione. I casi umani da virus A-H1N1 infatti, ci sono da anni, ma il contagio è sempre avvenuto da animali. Invece, la trasmissione interumana è stata rarissima. 

La sintomatologia

Le infezioni da influenza aviaria negli esseri umani possono causare da lievi disturbi del tratto respiratorio a malattie più gravi e letali. Dal 2003 al 22 maggio 2024, sono stati segnalati all’Oms da 24 paesi 891 casi di infezioni umane da virus A-H5N1, inclusi 463 decessi. L’infezione umana ha dunque un alto tasso di mortalità. Al momento però, precisa Rezza, “non c’è allarme perchè non c’è evidenza della trasmissione interumana del virus, ma certamente desta preoccupazione il fatto che circolino vari virus aviari inanimali ai quali l’uomo è esposto ed il fatto che abbiamo dei casi in cui l’esposizione non è ricondotta ad un contatto diretto con l’animale infetto. 

Rafforzare i sistemi di sorveglianza

Fondamentale, dunque, è monitorare, non sottovalutare i segnali ed essere preparati”. In Italia non è stato registrato alcun caso umano di influenza aviaria A-H5N1 ma sarebbe rischioso abbassare la guardia: “Attualmente esistono due vaccini pre-pandemici per l’uomo basati su H5N1, uno dei quali è già stato opzionato dall’Italia ed in caso di pandemia, anche se il vaccino dovesse essere adattato ad un ceppo nuovo, ciò richiederebbe comunque poco tempo poichè i virus influenzali li conosciamo bene ed è una situazione molto diversa rispetto al Covid-19″, spiega Rezza. Dunque, è il monito di Rezza, “bisogna rafforzare i sistemi di sorveglianza ed essere preparati nella risposta”.

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