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Dagli Stati Uniti, dove è uno dei ricercati più violenti al fronte di guerra in Ucraina e, infine, l’Italia e piazza San Pietro, dove è stato trovato armato di tre coltelli da 20 centimetri.

Moises Tejada, uno dei ricercatori più pericolosi arrestato a Roma, in piazza San Pietro, in una foto segnaletica.

Tre lame da venti centimetri in tasca. Una piazza San Pietro affollata per l’udienza di papa Francesco. E fra le centinaia di persone presenti anche Moises Tejada: agli occhi di molti, nella vasta piazza bianca, sarà sembrato un cinquantaquattrenne qualsiasi in felpa. Ma nella realtà è uno dei super ricercati negli Stati Uniti. Riconosciuto, è stato immediatamente arrestato dalla polizia italiana dopo una perquisizione.

Chi è Moises Tejada

Classificato estremamente violento” e fra i 12 “most wanted” degli Stati Uniti, come scrivono nel New York State Department of Corrections and Community Supervision’s Office of Special investigations: questo è Moises Tejada. “Se lo vedete, chiamate subito le forze dell’ordine”, si legge fra le caratteristiche anagrafiche e fisiche del ricercato, insieme alla sua foto.

Tejada negli Stati Uniti avrebbe sequestrato degli agenti immobiliari. Prendeva appuntamento con loro in appartamenti lussuosi ma, una volta entrati, li picchiava e li lasciava lì, in mutande, mentre lui si dava alla fuga, utilizzando la loro automobile.

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L’arresto da parte della polizia italiana

Da tempo le autorità erano sulle sue tracce. E sono riusciti a risalire a lui in Italia, in piazza San Pietro. A notarlo gli agenti della Polizia dell’ispettorato Vaticano che sono riusciti a distinguerlo, come riporta la Repubblica, in una piazza San Pietro gremita di persone lo scorso 10 aprile per l’udienza generale di papa Francesco.

Lo hanno seguito con lo sguardo, senza sapere chi fosse. Poi hanno deciso di perquisirlo. All’interno della felpa hanno trovato tre coltelli, con lama lunga 20 centimetri di cui uno con doppia lama. Insospettiti lo hanno fermato per porto abusivo d’armi e resistenza. Una volta bloccato la scoperta: Moises Tejada, arrivato a Roma una decina di giorni fa, è uno dei ricercati più pericolosi degli Stati Uniti. Ora si trova in arresto in Italia, in attesa della decisione degli Stati Uniti su una possibile estradizione.

Il viaggio dall’America all’Europa

Come ha fatto ad uscire dagli Stati Uniti nonostante il mandato di arresto? Questo è un quesito a cui gli agenti ancora non sono riusciti a trovare risposta.

Ai magistrati l’uomo ha spiegato  di essere arrivato in Italia dal fronte di guerra ucraino. A conferma di quanto dichiarato, è arrivata l’analisi del passaporto. Tejada è arrivato dalla Moldavia dopo essere arrivato a Kiev. Aveva abbandonato gli Stati Uniti nel febbraio del 2022 per l’Ucraina dove avrebbe combattuto, come dimostrano foto in mimetica e armato.

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