Storie Web mercoledì, Aprile 16
Notiziario

Il mercato automobilistico rallenta: nel 2024 calano sia le esportazioni sia le importazioni di auto, tanto a livello dell’Unione europea quanto in Italia. A descrivere questo scenario è il rapporto dell’Eurostat che analizza l’andamento del settore nell’ambito del 2024. Secondo i dati, l’Ue ha esportato 5,4 milioni di auto e ne ha importato 4 milioni. Rispetto al 2019, il numero di auto esportate è diminuito del 13,2% e quello di auto importate del 3,0%.

Esportazioni per 165,2 miliardi di euro

Sul piano del valore economico, le esportazioni di auto del 2024 valgono 165,2 miliardi di euro, mentre le importazioni 75,9 miliardi di euro, «con conseguente surplus commerciale di 89,3 miliardi di euro». La maggior parte delle auto esportate nel 2024 è stata venduta tra Stati Uniti e Regno Unito, con valori pari a 38,9 miliardi di euro nel primo caso e 34,3 nel secondo. A seguire la Cina con 14,5 miliardi di euro, poi la Turchia con 12,0 miliardi di euro e la Svizzera con 8,5 miliardi di euro.

Cresce export verso Turchia

«Guardando ai principali partner di esportazione tra il 2019 e il 2024, l’UE ha visto il più grande aumento delle esportazioni di auto in Turchia, in aumento del 364,1% – si legge ancora -. Al contrario, le esportazioni verso la Cina hanno subito il calo maggiore, diminuendo del 22,3%».Per quanto riguarda le importazioni che hanno caratterizzato i Paesi dell’Ue, al primo posto nell’elenco dei fornitori, con un volume economico di 12,7 miliari di euro c’è la Cina, seguita dal Giappone con 12,3 miliardi. Al terzo posto, con 11 miliardi di euro, il Regno Unito,seguito da Turchia con 9,1 miliardi di euro e dagli Stati Uniti con 8,4 miliardi di euro.

«Dal 2019 al 2024 – continua il rapporto -, l’UE ha registrato l’aumento più significativo delle importazioni di auto dalla Cina, con un aumento del 1591,3%. D’altra parte, le importazioni dal Regno Unito hanno visto il calo maggiore, in calo del 17,1%».

La torta si è rimpicciolita

A tracciare lo scenario che riguarda l’ambito europeo, ma anche quello italiano, è Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae, l’associazione che che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, dei veicoli commerciali e industriali, dei bus e dei caravan e autocaravan. «In 5 anni, fra il 2019 e il 2024, il mercato europeo ha perso il 18,4%, mentre nel frattempo la produzione calava del 20% – dice -. Si è ristretta la torta e l’industria si regge a fatica, perché quello domestico è il primo mercato di riferimento. Bisogna tenere presente che in Europa costruiscono anche molti player che non sono europei».

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