Storie Web lunedì, Gennaio 6
Notiziario

Governance, spiegano i vertici di Assiterminal, «significa soprattutto affrontare un mercato che cresce in complessità, sia per le aggregazioni e integrazioni dei principali operatori che per le dinamiche geopolitiche in evoluzione. La partnership pubblico-privato deve evolversi, superando visioni immobiliari del demanio e rendendo il sistema delle concessioni più trasparente e uniforme. La razionalizzazione dei compiti tra ministero, Autorità di sistema portuale e altri enti è fondamentale per eliminare sovrapposizioni e promuovere una pianificazione coordinata e strategica».

A parere dei terminalisti italiani, dunque, «il ministero delle Infrastrutture e trasporti deve confermare la sua centralità e, con questa, l’esercizio delle funzioni di pianificazione, regolamentazione, vigilanza e controllo: se per far ciò è necessario, o utile, creare o rafforzare un ente – agenzia centrale, che si proceda velocemente in tal senso».

In quest’ottica, prosegue Assiterminal, «la Conferenza nazionale dei presidenti, allargata alle associazioni nazionali maggiormente rappresentative (sul modello della rappresentanza del Ccnl) potrebbe finalmente assurgere a soggetto di coordinamento formalizzato di una governance di sistema centralizzata».

Ci vuole, dice Ferrari, «una visione centrale anche per il tema di inclusione del mercato. Sulle concessioni più rilevanti, al netto del fatto che, nel frattempo, tutte quelle in essere andranno avanti sino a esaurimento, se ho un soggetto grosso che ha intenzione di investire su un porto piuttosto che su un altro, invece di lasciare da sola l’Adsp a negoziare, in un’ottica di concentrazione, deve esserci anche un ente centrale a fare le sue valutazioni. Perché poi c’è un tema di concorrenza, di sistema e non di singola autorità popolare».

Fermo restando, conclude Ferrari «che, se parliamo di un coordinamento ha un senso; se, invece, si avrà solo un elemento di decisione a livello centrale, si potranno creare delle discrasie. Il disegno di legge non c’è ancora e, anche quando ci sarà, secondo me sarà molto alto, molto generico. Però, dalle dichiarazioni che si leggono, sembrerebbe più un tema di coordinamento: se un soggetto, che ha già più concessioni, intende investire in un porto, non è solo l’Autorità di sistema che decide, ma si raccorda col centro».

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