Storie Web lunedì, Maggio 20
Notiziario

Con 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astenuti, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata a diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, raccomandando al Consiglio di sicurezza di “riconsiderare favorevolmente la questione”. La risoluzione era stata proposta dal rappresentante degli Emirati Arabi Uniti.

L’Italia si è astenuta insieme ad Albania, Bulgaria, Austria, Canada, Croazia, Fiji, Finlandia, Georgia, Germania, Lettonia, Lituania, Isole Marshall, Olanda, Macedonia del Nord, Moldavia, Paraguay, Romania, Vanuatu, Malawi, Principato di Monaco, Ucraina, Gran Bretagna, Svezia e Svizzera.

Gli Stati Uniti hanno votato contro insieme a (ovviamente) Israele e altri sette Paesi: Palau, Nauru, Micronesia, Papua Nuova Guinea, Ungheria, Argentina e Repubblica Ceca.

Il voto, com’era prevedibile, è stato accolto con enorme soddisfazione dell’Autorità nazionale palestinese, il cui presidente Abu Mazen ha sottolineato che il consenso internazionale dimostrato oggi all’Assemblea generale Onu a sostegno della membership della Palestina “ristabilisce la fiducia” dei palestinesi nella legittimità internazionale, protegge la soluzione dei due Stati e “incarna il diritto legittimo del popolo palestinese ad uno Stato indipendente, sovrano con Gerusalemme est come capitale”.

AFP

Il tabellone con i voti dell’Assemblea generale sulla risoluzione che riconosce la Palestina

Di tenore opposto il modo con cui il rappresentante israeliano al Palazzo di Vetro ha reagito al voto: Gilad Erdan ha fatto a pezzi una copia della Carta delle Nazioni Unite dal podio della sala. Ricorrendo a un mini-tritadocumenti, Erdan vi ha introdotto le varie pagine della Carta dicendo: “State facendo a pezzi la Carta delle Nazioni Unite con le vostre stesse mani. Sì, sì, è quello che state facendo. Distruggere la Carta delle Nazioni Unite. Vergognatevi” ha ribadito l’ambasciatore, che pochi minuti prima aveva accusato l’Onu di ammettere tra le sue fila “uno Stato terrorista” e prima della votazione avete scandito: “Avete aperto le Nazioni Unite ai nazisti moderni”.

La missione americana, giustificando il suo no, ha chiarito che l’Autorità Palestinese non soddisfa i criteri per l’adesione all’Onu e che la risoluzione non risolve le preoccupazioni precedentemente sollevate sull’adesione. Gli Stati Uniti vorrebbero uno Stato palestinese nato da una negoziazione con Israele. Il via libera del Consiglio di sicurezza (dove gli Stati Uniti, il mese scorso, hanno posto il veto) è condizione necessaria per un’eventuale approvazione piena.

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