Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Torino per una serie di appuntamenti istituzionali, è al Lingotto per partecipare all’Assemblea annuale dell’Anci, dal titolo Facciamo l’Italia giorno per giorno. Il capo dello Stato è stato accolto da Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, eletto questa mattina all’unanimità nuovo presidente dell’Associazione nazionale Comuni Italiani. I tanti sindaci presenti in sala, tutti con la fascia tricolore addosso, hanno accolto Mattarella con un lungo applauso.
Il presidente Mattarella al Lingotto Fiere (Ansa)
“I Comuni, simbolo delle diversità italiane, della libertà e dell’unità del nostro Paese”
Il presidente della Repubblica ha ricordato che “il ruolo dei Comuni è cruciale, così come la loro funzione di rappresentare le attese delle rispettive comunità, partecipando alle scelte che coinvolgono le sorti delle rispettive popolazioni. I Comuni sono l’espressione più emblematica delle diversità italiane, simbolo della libertà e dell’unità del nostro Paese. I costituenti vollero porre l’autonomia dei Comuni come perno di un pluralismo sociale e istituzionale”. Il capo dello Stato ha proseguito: “Libertà e pluralismo come vettori di uno sviluppo della nuova Italia. Un’Italia in cui la partecipazione alle elezioni – dopo l’epoca dei podestà nominati dal regime – rendeva i cittadini protagonisti effettivi. Anche per questa ragione, occorre adoperarsi, culturalmente e politicamente, perché la partecipazione al voto torni a salire”.
“La democrazia dei Comuni, la più vicina ai cittadini, è la radice basilare della democrazia”
In un altro passaggio del suo discorso, l’inquilino del Quirinale ha detto che “l’Anci vive una nuova tappa della sua storia. Con le sfide di oggi, con problemi sui quali ci si adopera da tempo, con il testimone che rappresenta il percorso compiuto negli anni dalla variegata schiera degli amministratori dei Comuni italiani. A tutti gli amministratori locali, dal Comune più piccolo alle aree metropolitane, va la vicinanza e l’apprezzamento della Repubblica per il loro impegno. La democrazia dei Comuni, la più vicina ai cittadini, è la radice basilare della democrazia del nostro Paese. Costituisce la prima linea delle istituzioni della Repubblica. Averne cura, farla crescere nella partecipazione, dare prova di un esercizio dei poteri efficace, rispettoso della libertà del confronto, è condizione di salute per l’Italia”.
“La collaborazione tra istituzioni è un dovere repubblicano”
“La collaborazione tra istituzioni è un dovere repubblicano. Con chi costruire l’Italia dei prossimi decenni, opera che richiede partecipazione corale e diffusa, concordia tra le istituzioni, convergenza delle istanze popolari, se non con i Comuni? La concordia è necessaria di fronte alle emergenze, purtroppo divenute frequenti. Quando viene aggredito il principio di legalità. Davanti a minacce al funzionamento e alla dignità delle istituzioni” ricorda poi il presidente della Repubblica.
“Non abbandonare le aree interne, le isole e le periferie”
Proseguendo, ancora, Mattarella ha ricordato come “i Comuni sono uno snodo di programmazione e di rilancio dell’intero sistema Paese. L’unità del Paese trova oggi nelle aree interne e montane, delle isole minori, dei borghi resi periferie, un aspetto di fragilità, per la rarefazione dei servizi, lo smantellamento di infrastrutture realizzate con sacrificio in passato, come le linee ferroviarie definite “minori”, con danno ulteriore, un tema, questo, non eludibile da chi ne ha la responsabilità. Si tratta di luoghi che soffrono di una marginalizzazione che mette a rischio il futuro di tante parti d’Italia e già oggi incide negativamente sui diritti di cittadinanza dei suoi abitanti, quelli che il presidente della Consulta, Leopoldo Elia, definiva cittadinanza sostanziale. La Repubblica non può abbandonare territori e popolazioni così essenziali alla propria integrità e identità. Parliamo di spazi che occupano il 60% del suolo italiano, dove vivono complessivamente 13 milioni di concittadini”.
Sergio Mattarella alla cerimonia di apertura dell’assemblea dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, Torino, 20 novembre 2024 (Ansa)
Manfredi: “Lei, presidente Mattarella, è un sicuro riferimento morale e istituzionale per il nostro impegno”
I saluti istituzionali sono stati affidati al sindaco del capoluogo sabaudo, Stefano Lo Russo, al presidente di Anci Piemonte, Davide Gilardino, e al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. A seguire, la relazione del nuovo presidente Manfredi.
“Questa assemblea la stringe in un grande e caloroso abbraccio. Lei, garante della Costituzione e custode del valore primario dell’Unità nazionale, è un sicuro riferimento morale e istituzionale per il nostro impegno di sindaci. In ogni occasione sappiamo di poter contare sulla sua attenzione e sul suo sostegno” ha detto il sindaco di Napoli nella relazione di apertura, come presidente dell’Anci, rivolgendosi al presidente della Repubblica Mattarella.
“L’abbiamo sentita sempre vicino, anche fisicamente, con la presenza e la testimonianza concreta, nei momenti di difficoltà e nel lavoro quotidiano, nelle giornate drammatiche e nelle occasioni di feste e di celebrazione. Signor presidente, i sindaci hanno sempre ricavato dal suo esempio l’energia e l’entusiasmo che sono necessari per rappresentare, proprio nel lavoro quotidiano, i valori repubblicani e l’orgoglio del servizio per il bene dell’Italia” ha concluso.