Storie Web giovedì, Marzo 27
Notiziario

Assassin’s Creed Shadows è un titolo particolarmente atteso per una serie di motivi. Perché il suo editore, Ubisoft, non se la passa bene, ha sbagliato qualche titolo e non ha saputo conquistare il pubblico più giovane. Perché qualcuno ha criticato la sua scelta di scegliere il Giappone medioevale, uno dei teatri videoludici più calcati della storia, e scegliere come uno dei due personaggi giocabili Yasuke, che dovrebbe essere il primo samurai di colore agli ordini di Oda Nobunaga. E poi perché la serie di Assassin’s Creed è maggiorenne, nel senso che è nata 18 anni fa. Insomma, non partiva con i migliori auspici. Eppure, questo Assassin’s è davvero un punto di svolta. Non tanto perché cerca di innovare la serie, introducendo meccaniche di gioco più moderne o lavorando di fino sul sistema di combattimento. Quanto perché è un open world vero, come non si fanno più: gigantesco e ricco di cose da fare.

Cosa ci è piaciuto.

Troverete tanta storia e tantissima attenzioni ai dettagli. Troverete passione verso un’epoca storica amatissima dai videogiocatori. I due personaggi poi Yasuke, il samurai nero appunto e Naoe, una shinobi esperta nelle arti dell’infiltrazione e dell’inganno permettono di affrontare la sfida con una maggiore profondità di gameplay. Dopo circa le prime 10 ore di gioco, incentrate su Naoe, ai giocatori è consentito di passare liberamente da Naoe a Yasuke. Sceglierete lui se cercate un approccio diretto, se volete solo menare le mani mentre la shinobi vuole dire furtività, strategia e corse sui tetti. Assassin’s Creed Shadows è insomma un gioco generoso, di quelli che non sembrano più essere sostenibili. Proprio per questo è il migliore omaggio a quello che rappresenta e rappresenterà nel tempo questa bellissima serie che, ricordiamo, ha fatto la storia del videogioco.

Cosa non ci è piaciuto.

Ripensandoci niente. Perché “Shadows” non ha fatto il minimo sforzo per ringiovanire, non ha cambiato nulla della sua formula, si è solo spostato in Giappone inserendo qua e là qualche piccolissima novità presa dal passato della serie. Si porta dietro tutti i difetti della serie, è legnoso, a volte ripetitivo e relativamente semplice nelle fasi di combattimento. Non un videogioco come gli altri ma un pretesto per viaggiare indietro nel tempo. E’ quello che sa fare e lo sa fare benissimo. Anche se è passato di moda.

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