Storie Web martedì, Giugno 25
Notiziario

La startup californiana Luma AI ha svelato Dream Machine, strumento di visual storytelling, che utilizza l’intelligenza artificiale per creare video che vengono realizzati partendo da prompt testuali, che consentono così di definire il contenuto e lo stile del video. Insomma, video realistici a partire da semplici descrizioni testuali (text to video), come già fanno concorrenti più blasonati come Sora di OpenAI, Stable Diffusion e Sintesi.

Come accade nei concorrenti, il contenuto generato dall’intelligenza artificiale è immediato e può partire da una qualunque descrizione, ad esempio, “mostrami una giovane ragazza che cammina sotto la pioggia a Times Square”. Il sistema, grazie alle istruzioni immesse nel prompt, genera in pochi minuti un video di cinque secondi che riproduce fedelmente la scena descritta. In più Dream Machine consente anche di caricare delle immagini da animare, accompagnandole sempre da un prompt, permettendo così una personalizzazione estrema.

La grossa novità dell’Ai di Luma, che la differenzia dai suoi concorrenti, è quella che si può usare gratuitamente, semplicemente registrandosi sul sito web di Luma AI. Naturalmente senza un abbonamento ci sono dei limiti, che attualmente risiedono nella capacità di generare 30 video in un mese e la presenza di un watermark. Se si vuole avere maggior libertà si potrà decidere di aderire ai piani a pagamento, a partire da quello Standard da 29,99 dollari, che consentirà di generare fino a 120 video in un mese. I video possono essere scaricati sul PC o anche su smartphone.

La nostra prova

È stato facile mettere alla prova Dream machine. Il primo tentativo lo abbiamo fatto partendo da una foto, nello specifico Silvia Gottardi di Cicliste Per Caso che percorre in bicicletta una strada in Cilento.

COURTESY Oscar del Cicloturismo

Il risultato generato da Dream Machine è fluido, la ripresa della scena ha una buona cinematica con il paese alle spalle realistico. Peccato che i movimenti della ciclista siano piuttosto artificiosi, assieme alla bici che appare senza alcuni particolari del telaio. Il risultato non è dei migliori e il video è sicuramente migliorabile.

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