Storie Web martedì, Aprile 15
Notiziario

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo Documento di economia e finanza (DEF) per il 2025, un passaggio cruciale per definire le linee guida economiche del governo in un contesto globale incerto. Il Def è stato adottato in una situazione complessa, come sottolineato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha evidenziato le difficoltà legate alla previsione dell’andamento dell’economia globale, con implicazioni dirette sulla crescita nazionale. 

In un clima di incertezze, le stime di crescita sono state riviste al ribasso rispetto a quanto previsto inizialmente: si passa da una crescita del PIL dell’1,2% a una più modesta stima dello 0,6% per il 2025, con una crescita costante ma contenuta dello 0,8% per il 2026 e il 2027. Questa revisione, che ha visto dimezzarsi la previsione iniziale, non è solo un segno della difficoltà dell’economia nazionale, ma anche un riflesso delle sfide globali, dalla crisi geopolitica alla volatilità dei mercati internazionali. Tuttavia, nonostante la frenata nella crescita, il governo si impegna a mantenere sotto controllo il deficit, fissato al 3,3% nel 2025, con una graduale riduzione nei due anni successivi. 

Nonostante ciò, il debito pubblico resterà elevato, attestandosi al 136,6% del PIL nel 2025, con un lieve miglioramento rispetto al passato. 

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