Storie Web mercoledì, Ottobre 15
Notiziario

L’Antitrust accende i riflettori su Philip Morris Italia. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato guidata dal presidente Roberto Rustichelli ha infatti avviato un’istruttoria nei confronti della società per una possibile pratica commerciale scorretta legata alla promozione dei cosiddetti prodotti innovativi «senza fumo».

Secondo l’Autorità, l’uso di espressioni come «senza fumo», «un futuro senza fumo» o «prodotti senza fumo» potrebbe indurre in errore i consumatori: messaggi che, pur sottolineando l’assenza di combustione, rischiano di far percepire questi prodotti come non nocivi o significativamente meno dannosi rispetto alle sigarette tradizionali. Un’informazione che, secondo l’Antitrust, non sarebbe del tutto chiara e completa, poiché anche i dispositivi a tabacco riscaldato non sono privi di effetti negativi sulla salute e possono generare dipendenza.

L’Antitrust ha anche comunicato che nella giornata di ieri, martedì 14 ottobre, i funzionari dell’Autorità – insieme al Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza – hanno effettuato ispezioni presso le sedi di Philip Morris Italia S.p.A. e Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna S.p.A., a supporto dell’attività istruttoria.

L’intervento arriva in un momento in cui il mercato del tabacco sta vivendo una trasformazione profonda, spinta proprio dai prodotti “alternativi” alle sigarette tradizionali. Philip Morris, in particolare, ha costruito gran parte della sua strategia comunicativa e industriale attorno al concetto di “futuro senza fumo”, con investimenti miliardari nei dispositivi a tabacco riscaldato e nei prodotti a base di nicotina. Ora, l’Antitrust intende verificare se tale narrativa rispetti le regole sulla correttezza e trasparenza della comunicazione commerciale, in un ambito – quello della salute pubblica – particolarmente sensibile.

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