Per il 27esimo anno Il Sole 24 Ore premia i gestori e i fondi comuni che nell’ultimo triennio hanno dato prova di essere i migliori. Come? Dosando nella maniera più efficiente scelte di investimento e margine di rischio. Un connubio sempre più impegnativo che si misura con una volatilità importante e spesso originata da eventi non sempre prevedibili. Questo richiede quindi tempestività nelle scelte e anche la capacità di correggere la rotta nel momento in cui cambiano le condizioni del mercato.
ll triennio
Il triennio è un tempo sufficientemente lungo per poter valutare l’operato di un gestore, visto che gli scenari del mercato mutano sempre più rapidamente. In questa edizione l’arco temporale considerato parte dalla fine del 2021 e arriva fino al termine del 2023. In questi tre anni le variabili che hanno condizionato le strategie dei gestori hanno continuato ad essere prevalentemente di natura geopolitica, con il conflitto russo-ucraino sullo sfondo (oltre a quello medio orientale) e l’accesa discussione in sede europea sulle linee da adottare sul versante della difesa comune. La vera novità rispetto alla scorsa edizione è la nuova presidenza americana e la sua politica commerciale con l’adozione dei dazi e tutto quello che ne consegue per le economie dei Paesi interessati e, a detta di molti, nel medio termine anche per l’America. In tutto questo va segnalata la politica più accomodante adottata dalle banche centrali. Un provvedimento auspicato da tempo dal mercato.
Lo scenario
Sul versante dei sottoscrittori di fondi, comunque, questa incertezza pesa e non incoraggia l’esposizione sul mercato azionario, indipendentemente dai rendimenti offerti dai prodotti che vi investono. Un comportamento rilevato nell’andamento dei flussi del settore che nel 2024 ha, infatti, visto come protagonisti assoluti i prodotti obbligazionari (oltre 50 miliardi la raccolta) a fronte di perdite consistenti su azionari, bilanciati e flessibili (le tre categorie in totale hanno alleggerito i forzieri per 49 miliardi).
I vincitori
Tornando al premio, come sempre è stato realizzato in collaborazione con la società di analisi indipendente Cfs Rating che nell’elaborazione delle classifiche si basa sull’utilizzo di criteri di valutazione rigorosi volti a individuare i prodotti che hanno meritato l’assegnazione del rating più alto. Questa edizione è stata vinta ancora una volta da Anima Sgr nel gruppo Big e da Natam (gruppo Banca Finnat) nel gruppo Small, mentre tra gli Esteri si è imposta Jupiter Asset management. Il secondo gradino del podio è stato conquistato rispettivamente da Arca Fondi Sgr, Banca Popolare di Sondrio (Suisse) e M&G Investments e la terza posizione è stata conquistata da Eurizon, Ersel Asset Management e Robeco. Tra le file delle società di gestione che hanno mostrato particolare attenzione rispetto al tema della sostenibilità, nel gruppo Big è stata nuovamente premiata Anima Sgr, mentre nel gruppo small si riconferma ai vertici Etica Sgr e per le realtà estere il riconoscimento è andato a La Financiere de L’Echiquier.