Il metodo della “triangolazione”, stando a quanto riferito, serve a delineare il “posizionamento” specifico delle tracce, ossia a misurare la distanza in centimetri tra una traccia e l’altra, per poi creare una mappa in 3D della scena del crimine.
Ed è questo il lavoro che è stato effettuato oggi dai carabinieri, che hanno “mappato” con il laser scanner tutto il piano terra e anche la zona della scala che va verso la cantina, dove sulla parete destra, ad esempio, venne repertata l’ormai nota impronta 33 attribuita ad Andrea Sempio, stando ad una recente consulenza dattiloscopica disposta dai pm di Pavia.
60 giorni di tempo per i risultati del Ris
I carabinieri del Ris (Reparto investigazioni scientifiche è un reparto militare dell’Arma dei carabinieri) di Cagliari, che lavorano a stretto contatto con i colleghi del Nucleo investigativo di Milano, hanno chiesto alla procura di Pavia, che li ha incaricati, 60 giorni di tempo per poter fornire le risposte a tutti e tre i quesiti richiesti.
Chi era presente al sopralluogo del Ris
In casa, oltre ai genitori di Chiara che lì vivono, Giuseppe Poggi e Rita Preda, presente anche Angela Taccia, avvocata assieme a Massimo Lovati di Andrea Sempio, il 37enne di nuovo indagato, e il consulente della famiglia Poggi, Davide Radaelli.
Nella nuova inchiesta la Procura di Pavia ha disposto un decreto di ispezione luoghi nell’abitazione. Effettuare “misurazioni presso l’immobile con l’utilizzo di apposita strumentazione tecnica” e “rilievi fotografici” si legge nell’atto. Il provvedimento dei pm Napoleone-Civardi-De Stefano-Rizza è stato notificato domenica, con 24 ore di anticipo, ai legali di Sempio.