Storie Web mercoledì, Marzo 26
Notiziario

«Ai figli solo il cognome della madre» è la proposta che l’ex ministro e senatore Pd Dario Franceschini presenterà al Senato nei prossimi giorni. In base a quanto si apprende, Franceschini l’ha anticipata stamani all’assemblea del gruppo, che discuteva delle proposte di legge sul doppio cognome. «Anziché creare infiniti problemi con la gestione dei doppi cognomi o con la scelta tra quello del padre e quello della madre» è il ragionamento di Franceschini che ha annunciato la volontà di presentare un nuovo testo «dopo secoli in cui i figli hanno preso il cognome del padre, stabiliamo che dalla nuova legge prenderanno il solo cognome della madre. E’ una cosa semplice ed anche un risarcimento per una ingiustizia secolare che ha avuto non solo un valore simbolico, ma è stata una delle fonti culturali e sociali delle disuguaglianze di genere».

Disciplinare l’attribuzione del cognome

Dare ai figli solo il cognome della madre, come “risarcimento” dopo “secoli in cui i figli hanno preso il cognome del padre” e “le donne hanno subito un’ingiustizia e una discriminazione di genere”. E’ questo l’obiettivo del disegno di legge che Dario Franceschini presenterà al Senato nei prossimi giorni. L’ex ministro della Cultura, viene riferito, ne ha parlato questa mattina nel corso dell’assemblea dei senatori dem convocata per esaminare le proposte di legge all’esame della commissione Giustizia del Senato. Si tratta di quattro testi presentati da Unterberger (Autonomie), Malpezzi (Pd), Maiorino (M5S) e Cucchi (Avs) che intendono disciplinare l’attribuzione del cognome ai figli dopo la sentenza della Corte costituzionale del 2021.

La legge verrà discussa al Senato

«Oggi finalmente una voce maschile ha riscontrato che per secoli c’è stata una sorta di invisibilità delle donne, con l’attribuzione del solo cognome del padre» lo dichiara in una nota la videpresidente dem del Senato e relatrice della legge sul doppio cognome, Anna Rossomando. «A tal riguardo la Corte ha usato parole chiare rispetto al diritto del figlio a una identità che rispecchi paritariamente entrambi i genitori. Per questo il Pd ha inserito tra le priorità proposte in Conferenza dei capigruppo al presidente Ignazio La Russa e in Commissione, la discussione della legge sul doppio cognome. Gran parte del lavoro è stato già fatto in Commissione, manca l’ultimo miglio per salutare, almeno nominalmente, la cultura patriarcale, come peraltro ha sottolineato la Corte. Ora ci aspettiamo un’ampia convergenza, anche della maggioranza, superando resistenze che comunque esistono». Ha commentato Anna Rossomando sull’intenzione annunciata oggi dal suo collega di partito Dario Franceschini di voler presentare un disegno di legge per far attribuire ai figli il solo cognome della madre.

Come stanno reagendo i partiti contrari

Sulla proposta di Dario Franceschini il leader di Azione, Carlo Calenda, sui social commenta: «Altre priorità non ne abbiamo?». Così anche la Lega si mostra contraria al ddl dichiarandola «l’ultima genialata di sinistra contro il patriarcato» ha affermato l’ex senatore della Lega, Simone Pillon, smontando di fatto il ragionamento di Franceschini con una provocazione: «Hai capito che il cognome materno è quello del papà della mamma?». Quella di Franceschini sul solo cognome della madre ai figli «va considerata una provocazione irricevibile». Lo dichiara il presidente della commissione Cultura della camera e deputato di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone. «Credo che sia semplicemente un ribaltare il problema che – Franceschini – stesso denuncia». Continua poi «nella sua visione, che non è la mia, si passerebbe dal patriarcato al matriarcato, quando già la legge ammette, giustamente, che i figli possano assumere in maniera abbastanza semplice entrambi i cognomi, del padre e della madre».

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