Storie Web domenica, Aprile 13
Notiziario

«C’è molta concorrenza ormai, sul mercato degli EmiratiArabi Uniti. Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sul nostro Paese. Ma quando si tratta di design, nessun altro Paese è in grado di competere con i prodotti italiani, perché riescono a coniugare meglio di tutti gli altri creatività, passione, identità nazionale e qualità».

Diversificare i mercati

Arif Bhaldar arriva da Dubai, dove ha sede il guartier generale del gruppo di cui è general manager per le relazioni pubbliche, Danube Group, che comprende sia una divisione dedicata alla rivendita di mobili, sia una divisione dedicata agli sviluppi immobiliari. È al Salone del Mobile di Milano per la seconda, invitato attraverso il programma di incoming buyer promosso dall’agenzia governativa Ice che, quest’anno, ha portato alla manifestazione circa 350 operatori qualificati e giornalisti da 50 Paesi, con 27 delegazioni in arrivo dai mercati emergenti e più promettenti dell’Asia e dell’Africa.

L’obiettivo è quello di favorire la diversificazione dei mercati esteri da parte delle aziende del settore – soprattutto le più piccole ancora molto sbilanciate sul mercato domestico o al massimo europeo – in una fase di rallentamento degli sbocchi tradizionali del design made in Italy, come la Francia e la Germania, e di incertezza su una piazza fondamentale come quella degli Stati Uniti, a causa dei dazi e dei loro possibili effetti. Nonostante il lieve calo registrato nel 2024 (-1,8% sul 2023, secondo i dati diffusi da FederlegnoArredo), l’export rappresenta più della metà del fatturato generato dall’industria italiana del mobile (14,4 miliardi di euro lo scorso anno) e resta il motore principale di crescita del comparto per i prossimi anni. E il Salone del Mobile di Milano, con visitatori professionali attesi da 150 Paesi, è sicuramente una delle vetrine più efficaci per le aziende che vogliono consolidare la propria presneza internazionale.

Emirati e Arabi Saudita, crescita record

«Dubai è un mercato ideale per le aziende italiane del settore arredamento – prosegue Bhaldar -. Il governo sta investendo molto per realizzare nuovi sviluppi immobiliari, che offrono importanti opportunità per chi lavora nel settore dei grandi progetti. Ma anche il canale retail è molto dinamico e infatti sempre più aziende stanno investendo per aprire negozi». Gli Emirati Arabi Uniti sono del resto il mercato che lo scorso anno è cresciuto di più (+22,2%), raggiungendo i 402,2 milioni di euro di export, scalzando la Cina dalla settima posizione nella classifica delle principali destinazioni commerciali.

Anche l’Arabia Saudita, con 243,5 milioni di euro di esportazioni, ha registrato nel 2024 un incremento significativo (+14,6%) ed è una delle aree a cui le aziende del settore guardano con maggiore interesse, in vista anche di un possibile spin-off del Salone del Mobile che potrebbe svolgersi il prossimo anno a Riad. «I mobili italiano godono di un grandissimo prestigio nel nostro Paese – dice Mazen Hakki, ceo di Saaf Contracting, gruppo di Riad che si occupa di grandi sviluppi immobiliari -. Le opportunità sono enormi e non solo nel canale del contract, ma anche nel retail, anche se in questo caso è necessario operare attraverso un partner locale. Il segmento dell’alto di gamma è quello in cui gli italiani non hanno rivali e quindi è sicuramente al riparo dalla concorrenza dei produttori turchi e cinesi, ma credo ci siano spazi interessanti anche nella fascia media».

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