Storie Web venerdì, Giugno 20
Notiziario

Un pacchetto da 1,2 miliardi di euro di 11 intese, già anticipate dal Sole 24 Ore, più un’iniziativa inedita per la conversione del debito a carico delle economie africane.

Sono gli accordi annunciati dalla premier italiana Giorgia Meloni nel vertice del 20 giugno a Villa Doria Phampily con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e rappresentanti di Angola, Zambia, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, Unione africana, oltre a partner finanziari come Banca mondiale, Banca africana di sviluppo (Afdb), Africa finance corporation e Fondo monetario internazionale.

Lo snodo clou del summit, anticipato da un evento a porte chiuse a marzo, è il rafforzamento dell’intesa fra il cosiddetto Piano Mattei per l’Africa e il Global Gateway Comunitario: la strategia infrastrutturale che destina 150 dei 300 miliardi di euro agli investimenti sul Continente.

Gli obiettivi sottostanti, ha dichiarato Meloni, sono quello di una «strategia fra pari» e della «internazionalizzazione» del Piano Mattei nella sua proiezione «naturale» del Global Gateway. Meloni ha poi citato tre obiettivi due obiettivi chiave fra gli accordi firmati (Corridoio di Lobito, filiera agricola) e una terza iniziativa in via di lavorazione: un progetto di conversione del debito in progetti di sviluppo con l’obiettivo di «abbattere del 50%» quello delle nazioni a medio-basso reddito e convertire una quota di 235 milioni nell’arco di un decennio.

Gli 11 accordi della giornata

L’architettura dipL’annuncio più massiccio è arrivato con l’intervento italiano sul cosiddetto corridoio Lobito, la tratta ferroviaria da oltre 1.300 chilometri che salderà Paesi ricchi di materie prime minerarie come Zambia e Repubblica democratica del Congo allo scalo angolano omonimo. Roma aveva già anticipato al vertice G7 del 2024 un intervento di 320 milioni di dollari su un’opera che ha già raccolto un impegno nell’ordine dei 4 miliardi di dollari dagli Usa, interessati soprattutto all’approvvigionamento di commodity cruciali per l’industria tecnologica e al contrasto dell’influenza cinese. Il governo prevede il via a un primo blocco da 270 milioni di dollari (250 milioni di euro) sotto forma di un finanziamento della Cassa depositi e prestiti garantito da Sace a favore dell’istituzione multilaterale Africa finance corporation.

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