Affitti brevi turistici, attesa per il caso Firenze. Toscana prima con un giro d’affari di 1,3 miliardi. La classifica

Toscana prima regione per affitti brevi: 1,3 miliardi di euro l’anno

La Toscana, secondo l’analisi di Isnart condotta per Il Sole 24 Ore su dati AirDna, piattaforma Stendhal-UnionCamere, è la Regione con la maggiore concentrazione di alloggi disponibili su Airbnb: 108mila su un totale nazionale di 760mila (dato cresciuto del 9,4% rispetto al 2022). Una preferenza da parte dei turisti che si è tradotta in un giro d’affari da primato con 1,3 miliardi annui (il 17% del totale italiano a fronte del 14% di alloggi disponibili). Rispetto ad altre Regioni, la Toscana – che nel 2019 contava quasi 8,7 milioni di giorni prenotati – ha faticato per recuperare i livelli pre-Covid: nel 2022 era ancora a -11,3%. Solo lo scorso anno è tornata a 8,6 milioni.

L’occupazione degli alloggi per città: Firenze terza con 105 giorni l’anno

Firenze da sola vale un terzo del peso regionale (29mila annunci). Il capoluogo toscano può contare su un’utenza distribuita per tutto l’anno con un’occupazione degli alloggi di circa 105 giorni contro una media nazionale di 74. Un valore superato in Italia solo da Roma (123 giorni) e Venezia (108 giorni) ed eguagliato da La Spezia. Napoli è quarta con 102 giorni.

Sicilia e Lombardia sul podio

Tornando alle Regioni, il podio della concetrazione di alloggi turistici è preso da Sicilia (90mila unità, 12%) e Lombardia (78mila unità, 10%). L’isola contava nel 2019 oltre 4,7 milioni di notti prenotate e nel 2023 è andata oltre facendone registrare 5,7 milioni. Il giro d’affari è di quasi 630mila euro: l’8% del totale a fronte di una quota di alloggi disponibili del 12%. Rapporto inverso per la Lombardia: la quota di alloggi (10% sul totale) produce un fatturato di 900mila euro, quasi il 12% del totale. La Lombardia ha un numero di giorni prenotati vicino ai 6,5 milioni, in crescita rispetto al 2019 (+20,3%).

Le altre Regioni

La graduatoria per alloggi Airbnb disponili vede al quarto posto la Puglia (69mila alloggi disponibili, 9% del totale), al quinto la Sardegna (66mila, poco sotto il 9%), al sesto Lazio (62mila alloggi per la stragrande maggioranza concentrati a Roma, 8% del totale), quindi la Campania (51mila alloggi, 7%), il Veneto (45mila alloggi, pari al 6%) e la Liguria (36mila alloggi, 5% del totale).

Se si guarda invece al giro d’affari prodotto da questa offerta turistica, dietro la Toscana (1,3 miliardi di euro) arriva subito il Lazio (oltre un miliardo di euro), capace di produrre il 14% del fatturato con l’8% degli alloggi disponibli sul territorio italiano. Terza è la Lombardia (come detto 924 milioni di euro), seguita dalla Campania (740mila euro) e solo quinta la Sicilia (alla pari con il Veneto, 63o milioni). Tra le prime nove regioni ci sono quindi Puglia (450mila euro), Sardegna (410mila euro) e Liguria (377 milioni).