Storie Web giovedì, Febbraio 6
Notiziario

Arriva l’Aceto Balsamico “riserva”. È una delle principali novità entrate in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del 22 gennaio 2025 che modifica il disciplinare di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena Igp. Un prodotto che può contare su un giro d’affari di oltre un miliardo di euro e su una quota di export che supera il 90%.

Il Consorzio di tutela si dichiara «soddisfatto per il passaggio storico che introduce, oltre ad alcuni miglioramenti regolamentari, una nuova categoria di Aceto Balsamico di Modena individuato con l’espressione significati di “riserva”».
«Le modifiche al disciplinare di produzione rappresentano un ulteriore passo per garantire la qualità e la tutela del nostro prodotto, simbolo di eccellenza e tradizione. Sono il risultato di un lavoro lungo e condiviso – commenta Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio di tutela – volto a garantire che ogni goccia di Aceto Balsamico di Modena Igp rispetti i più alti standard di qualità e continui a raccontare la storia di un territorio unico al mondo. La nostra missione, come Consorzio, è quella di preservare e promuovere l’autenticità del nostro prodotto, proteggendo il consumatore e il nostro patrimonio culturale».

Le principali modifiche includono un aggiornamento nei principi in materia di etichettatura e l’introduzione della categoria “Riserva” per i prodotti invecchiati oltre 5 anni.
«In particolare, il testo del disciplinare di produzione è stato sottoposto a una revisione complessiva per garantire una normativa più chiara, completa e facilmente interpretabile – spiegano dal Consorzio -. Questo aggiornamento ha l’obiettivo di semplificare la lettura delle regole, migliorare la gestione e la tracciabilità del prodotto, e rendere più facile l’applicazione delle norme da parte degli operatori del settore».

Tra gli obiettivi quello di valorizzare il toponimo “Modena”, «sottolineando la provenienza e la tradizione di un prodotto che affonda le sue radici in questa terra. L’etichettatura rivisitata ha l’obiettivo di tutelare «i consumatori contro l’uso di espressioni ambigue che rischiano di minare la garanzia di trasparenza».

La categoria Riserva consentirà ai produttori di differenziare ulteriormente i loro prodotti sul mercato; nei prossimi mesi verrà presentata ufficialmente in diversi sedi. Secondo i promotori «rappresenta un passaggio storico perché introduce nella gamma dell’Igp il concetto di verticalizzazione qualitativa basata sul periodo di invecchiamento». La possibilità di degustare diverse annate darà così «l’opportunità ad esperti e appassionati di apprezzare le sfumature e le differenze organolettiche che maturano nei lunghi tempi di invecchiamento in pregiati contenitori di legno restituendo un’esperienza immediata della complessità che caratterizza il mondo variegato dell’Aceto Balsamico di Modena.

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.