Storie Web domenica, Giugno 23
Notiziario

La Corte Suprema Usa ha bocciato il tentativo di restringere l’accesso alla pillola abortiva più comunemente usata negli Stati Uniti, il mifepristone. I giudici – in maggioranza conservatori – hanno stabilito all’unanimità che non ha fondamento legale il ricorso presentato da dottori appartenenti a gruppi anti-aborto sulla legittimità della decisione della Food and Drug Administration (Fda), l’autorità in materia di farmaci negli Usa, di rendere più facile l’accesso alla pillola abortiva. Rigettando il ricorso come infondato, la Corte ha evitato di doversi esprimere sul merito legale della decisione della Fda di eliminare una serie di restrizioni, rendendo tra l’altro possibile ottenere per posta la pillola: tutte misure varate in risposta all’ondata di leggi che hanno ristretto o del tutto vietato l’aborto in decine di Stati a guida repubblicana dopo che la maggioranza della Corte due anni fa ha abolito il diritto costituzionale all’aborto

I giudici hanno stabilito che i dottori conservatori non hanno mostrato un loro danno personale provocato dalle azioni del governo per regolare il mifepristone. Tutto il ricorso infatti verteva sulle accuse alle autorità federali di aver abusato della loro posizione rendendo la pillola abortiva più accessibile, rendendone possibile l’acquisto per posta e l’utilizzo fino alla decima settimana di gestazione.

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