Sergio Conceiçao ha presentato in conferenza stampa Milan-Como e ha risposto ai nomi e ai rumors sul prossimo allenatore della squadra rossonera: “Si parla da un mese e mezzo. A volte sembra di mancare un po’ di rispetto alle persone che sono ancora qua”.
Sergio Conceiçao ha presentato la partita che il Milan giocherà contro il Como a San Siro e ha risposto ai nomi e ai rumors sul prossimo allenatore della squadra rossonera che negli ultimi giorni sono circolate in maniera incessante: “Si parla da un mese e mezzo. Io non posso controllare quello che dicono gli altri, posso controllare i giocatori e quello che facciamo in allenamento, il resto è quel che è. Da 9 anni gioco a pallone, sono abituato a tutto. A volte sembra di mancare un po’ di rispetto alle persone che sono ancora qua, ma sono abituato, è il calcio”.
Uno dei tanti nomi accostati alla panchina del Milan è quello di Cesc Fabregas, che ora guida il Como, ma il tecnico portoghese ha risposto così: “Motivazione in più? Se la motivazione partiva da lì, io dovevo andare in ospedale. Assolutamente no, la motivazione è vincere contro una squadra che sta facendo bene, giocando con qualità e un allenatore bravo. Bisogna studiare i loro punti di forza e punti deboli e concentrarci su di noi perché se facciamo quello su cui abbiamo lavorato siamo più vicini a vincerla”.

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In merito all’obiettivo del Diavolo per queste ultime partite, Sergio Conceiçao ha affermato: “Noi lottiamo tutti i giorni per avere un’evoluzione come squadra, perché se c’è a livello di risultati miglioriamo anche. Quello che pensiamo è nel presente ed è un avversario difficile come il Como. Non penso in avanti, bisogna lavorare tutti i giorni, si vede piacere in loro nel lavorare. Abbiamo potuto farlo in queste due settimane e loro sono contenti, il gruppo sta bene”.
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Nell’ultima conferenza pre-partita l’allenatore portoghese aveva detto che Arrigo Sacchi non gli aveva risposto ai messaggi che gli aveva mandato: “Ho una stima grandissima per lui, questa cosa dei messaggi è per i giovani, lui neanche li vede. Gli mando un abbraccio, lui è stato anche mio allenatore”