Storie Web lunedì, Luglio 8
Notiziario

Una parte di una ex centrale elettrica che fino agli anni Cinquanta ha illuminato Palermo trasformata in struttura ricettiva con un target giovane e internazionale. Un progetto di rigenerazione a ridosso dell’area portuale e del nuovo molo trapezoidale che, a distanza di sei anni dall’avvio delle pratiche, si è compiuto e porta le insegne di Ostello Bello. Ed è la decima struttura in Italia della catena fondata da Carlo dalla Chiesa, Pietro Vecchi e Nicola Specchio che a Palermo ha creato una partnership con la Neaimmobiliare che fa capo all’imprenditore Dario Mirri, presidente del Palermo calcio e con interessi nel mondo della pubblicità (soprattutto affissioni) e nell’editoria (è suo il contenitore Dieci che scommette su un nuovo modo di fare giornalismo).

«La prerogativa della struttura aperta a Palermo, una delle più belle, è proprio quello di essere un luogo aperto anche alla cittadinanza, di fare sentire in viaggio chi non lo è e far sentire a casa chi sta viaggiando – spiega Carlo Dalla Chiesa, Ceo di Ostello Bello -. Creare un legame fra gente che viene da parti diverse del mondo, facilitare l’incontro. Non avevamo mai fatto una vera e propria inaugurazione ma qui è giusto celebrarlo perché è il decimo ostello che apriamo, perché è a Palermo, la città in cui sono nato, una città a cui sono molto legato perché era la città di mia mamma. Non è stato facile aprirlo. Abbiamo dovuto affrontare numerosi problemi burocratici, ma oggi siamo finalmente pronti ad aprire le porte ai viaggiatori di tutto il mondo». Per Dalla Chiesa, come ha ricordato lui stesso nel corso dell’inaugurazione, la struttura di palermo ha un ulteriore significato, in qualche modo di omaggio, al nonno Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso dalla mafia a Palermo il 3 settembre 1982.

La struttura ricettiva, su un’area di tremila metri quadrati completamente ristrutturata con un lavoro certosino seguito dalle architette Chiara Mazzarella e Camilla Vecchi, conta su 200 stanze, aree comuni, una cucina condivisa (la dispensa è già fornita di pasta grazie alla partnership con il pastificio Garofalo), un orto, due palchi per esibizioni, biblioteca, spazio coworking e presto anche una piscina che è in fase di realizzazione. «Il nuovissimo ostello offrirà ai suoi clienti una vasta gamma di servizi e di opportunità non solo per rilassarsi, ma anche per conoscere nuove persone provenienti da tutto il mondo o ancora per dargli la possibilità di conoscere la città e ciò che può offrire – si legge in una nota dell’azienda -. Gli spazi dell’ostello infatti saranno aperti ad eventi, concerti, manifestazioni culturali o attività organizzate dalle associazioni locali che ne vorranno fare richiesta. Inoltre all’interno della struttura gli ospiti troveranno anche spazi living dove rilassarsi e fare nuove amicizie, un’area per il bookcrossing e perfino strumenti musicali a loro completa disposizione».

Con tutta evidenza la nuova struttura è solo il primo tassello di un progetto molto più ampio che coinvolge l’intera area dell’ex centrale elettrica: «Abbiamo acquistato qualche anno fa dall’Enel la centrale per 1,9 milioni – spiega Mirri – affronteremo più avanti il tema della riqualificazione dell’altra parte: la struttura è molto bella e merita una valorizzazione adeguata sia in termini architettonici che di funzionalità. Per la riqualificazione dell’area di Ostello Bello abbiamo investito 2,6 milioni».

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