Storie Web venerdì, Ottobre 31
Notiziario

Secondo le stime preliminari, nel mese di ottobre 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, evidenzia una variazione del -0,3% su base mensile e del +1,2% su base annua (da +1,6% nel mese precedente). Lo comunica l’Istat. La sensibile decelerazione del tasso d’inflazione si deve prevalentemente al marcato rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli energetici regolamentati (da +13,9% a -0,8%), degli alimentari non lavorati (da +4,8% a +1,9%) e, in misura minore, di quelli dei servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +2,0%).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto “carrello della spesa”) a ottobre decelerano da +3,1% a +2,3% su base annua. L’Istat sottolinea che anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto crescono meno rapidamente (da +2,6% a +2,3%).

A ottobre l’inflazione nell’Eurozona cala al 2,1%

Una decelerazione dei prezzi si registra anche alivello europeo. Eurostat nella sua stima flash di fine mese afferma che l’inflazione nell’Eurozona è scesa al 2,1%. A settembre l’inflazione tra i Venti della zona dell’euro era stata pari al 2,2%. Guardando alle principali componenti, i servizi dovrebbero registrare l’aumento più marcato, con un tasso annuo del 3,4% (contro il 3,2% di settembre), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (+2,5% rispetto a +3,0%), dai beni industriali non energetici (+0,6% contro +0,8%) e dall’energia, che resta in calo dell’1,0% (da -0,4%). Tra i Paesi dell’eurozona, i tassi d’inflazione più alti si registrano in Estonia (4,5%), Lettonia (4,2%) e Croazia e Austria (4%). I più bassi, invece, in Cipro (0,3%), Francia (0,9%) e Finlandia (1,5%). Nella stima sull’Italia, l’inflazione annua risulta in calo all’1,3%, rispetto all’1,8% di settembre (Eurostat utilizza il dato Hicp, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo).

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