Storie Web venerdì, Novembre 15
Notiziario

All’orizzonte qualcosa comincia a muoversi, anche se ancora, il fondo europeo per la transizione equa (Just transition fund) nel Sulcis e a Taranto viaggia a passo lento e la dote da più di un miliardo di euro resta ancora tutta da spendere.

In questa gara contro il tempo il Sulcis è poco più avanti rispetto alla Puglia. Proprio in Sardegna, entro gennaio potranno vedersi alcuni sviluppi relativi al piano su cui si lavora da alcuni anni. Il quadro, in cui emergono ritardi e lungaggini burocratiche, è stato disegnato nel corso della riunione del Comitato di sorveglianza sullo stato del Jtf che si è svolta nei giorni scorsi a Iglesias.

Da spendere, complessivamente, c’è più di un miliardo di euro: 367 milioni per il Sulcis e 800 milioni per Taranto. E ora si cerca di recuperare il tempo perso.

Sulcis: a gennaio le prime graduatorie

«A gennaio sarà pubblicata la graduatoria relativa ai bandi con i dieci progetti di bonifica ambientale delle aree inquinate» nelle ex aree minerarie dice Pietro Morittu, sindaco di Carbonia. Si tratta di interventi per il risanamento di siti in cui è presente un’alta concentrazione di materiali contaminanti provenienti dai residui di lavorazioni minerarie della prima metà del 1900. Per sostenere i bandi sono stati stanziati, e dovranno quindi essere spesi, 145 milioni di euro. Con le graduatorie si potranno conoscere gli importi assegnati a ciascun progetto.

Energia rinnovabile

Il secondo aspetto riguarda le Comunità energetiche. «A partire dal nuovo anno – prosegue Morittu – saranno predisposti i bandi cui potranno partecipare le amministrazioni. È chiaro che sarà necessario velocizzare progettazione e interventi per rispettare le date, anche se su qualche progetto potrebbe esserci uno spostamento delle scadenze al 2029». A dover fare i conti con lungaggini e burocrazia sono soprattutto i piccoli comuni. Non a caso, come sottolineato da Michele Palma, capo del Dipartimento per le politiche di coesione, «Invitalia è stata messa a disposizione dei piccoli Comuni per fare i bandi». Un supporto che dovrebbe consentire il rispetto delle scadenze al 2026.

Condividere.
© 2024 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.