«La situazione purtroppo nel Nord della Striscia di Gaza è molto grave, tanti colleghi ci raccontano che negli ospedali dove lavorano arrivano moltissimi morti. A peggiorare il quadro poi ci sono anche le condizioni meteo, da mercoledì sera sta di nuovo piovendo e le tende di molte persone sulla spiaggia sono distrutte». A raccontare è Eleonora Bruni. Lei lavora come ostetrica nella clinica di Emergency a Khan Younis. Dopo la ripresa degli attacchi lunedì notte hanno dovuto per alcuni giorni sospendere la loro attività
Eleonora subito dopo la rottura della tregua per motivi di sicurezza avete dovuto sospendere l’attività nella vostra clinica, ora è ripresa, state lavorando?
Si subito dopo la rottura della tregua per motivi di sicurezza abbiamo dovuto sospendere l’attività. Pensavamo di riuscire a riaprire la clinica mercoledì, ma purtroppo la sera tardi ci è stato comunicato che non c’erano ancora queste condizioni e inoltre , sempre mercoledì, c’è stata, come sapete, una esplosione in una guest house, in una casa del personale di un’agenzia dell’ONU , dove addirittura una persona è morta e altre sono rimaste ferite. E’ la prima volta che viene attaccata una casa che dovrebbe essere, come si dice, deconflitta, protetta, cioè rientrare nei luoghi dove vive e lavora il personale internazionale e quello sanitario. La situazione all’interno della Striscia è molto tesa e preoccupante. Ora abbiamo ripreso a lavorare anche se a causa delle molte difficoltà che ci sono non riescono ad arrivare tanti pazienti.
Voi siete a Khan Yunis, che notizie vi arrivano dal Nord della Striscia?
La situazione purtroppo al Nord è molto più grave rispetto a dove siamo noi adesso. Da noi gli attacchi dopo lunedì non ci sono più stati, mentre al Nord sono continuati e si parla di numeri sempre più alti di vittime. Tanti colleghi dagli altri ospedali ci raccontano di moltissimi pazienti che arrivano già morti in ospedale. Oltretutto pare che ci sia stata una chiusura della parte nord della Striscia da parte dell’’Ids, l’esercito israeliano, quindi adesso la popolazione che si era spostata al nord non capiamo se riuscirà a spostarsi di nuovo più a sud . Monitoriamo questa situazione che è abbastanza tesa.
A peggiorare il quadro in questi giorni ci sono le condizioni meteo?
Si da mercoledì sera ha ripreso a piovere e c’è anche un vento fortissimo. La nostra clinica è vicinissima alla spiaggia. Molte persone vivono nelle tende, anche sulla spiaggia e abbiamo visto in queste ore persone con le tende distrutte che si sono dovute muovere nuovamente. Il mare inoltre è molto agitato e questo vuol dire che i pochi pescatori che vanno in mare la mattina per provare a pescare nei pochi metri in cui è permesso non possono uscire, quindi purtroppo anche il tempo sembra non facilitare queste giornate.