Storie Web venerdì, Maggio 17
Notiziario

Le manovre navali Nato Neptune Strike 2024 (Nest) entrano nel vivo nelle acque dell’isola di Creta. L’esercitazione marina degli alleati, organizzata e condotta dal comando alleato STRIKFORNATO (Naval Striking and Support Forces NATO), in corso nel Mediterraneo è la prima per la marina svedese come membro Nato e include anche una massiccia presenza di personale dalla Turchia oltre che navi e mezzi da Albania, Bulgaria, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Spagna, Turchia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti. Partecipa anche l’Italia, con la portaerei Cavour. In tutto sono coinvolti 16 paesi.

La portaerei Cavour è entrata in servizio per la Marina Militare italiana nel 2009 (foto dal sito del ministero della Difesa)

Le caratteristiche della portaerei Cavour

Il Cavour ha un ponte di volo lungo 234 metri, dotato di 6 punti di decollo e appontaggio per aerei ed elicotteri, 2 aree di parcheggio aeromobili e due elevatori da 30 tonnellate che collegano il ponte di volo con l’hangar. Può imbarcare un gruppo di volo misto, aerei ed elicotteri, composto da circa 20 aeromobili. Gli aerei impiegati sul Cavour sono gli AV8B, a decollo corto ed atterraggio verticale, con compiti di protezione aerea della flotta e supporto ravvicinato alle operazioni anfibie e terrestri. Gli elicotteri sono tutti quelli in linea attualmente in Marina ed in particolare i nuovi EH101 ed SH90. L’hangar, necessario per il ricovero e la manutenzione in navigazione degli elicotteri e degli aerei, è lungo 134 metri e largo 21, con la capacità di ospitare fino ad 11 aeromobili. Il Cavour è dotato dei più moderni sistemi per l’autodifesa: il sistema missilistico superficie-aria SAAM-IT, costruito in collaborazione con la Marina francese e dotato dei moderni missili ASTER 15; i cannoni calibro 76mm, a doppio caricamento e in configurazione DAVIDE, dotati di munizionamento radio-guidato di tipo DART (Driven Ammunition Reduced Time of flight).

Prevista un’esercitazione di sbarco sulle coste dell’isola greca

Obiettivo principale delle manovre, che includono anche un’esercitazione di sbarco sulle coste dell’isola greca, è «affinare la capacità della Nato di difendere la libertà di navigazione, proteggere i passaggi marittimi strategici, condurre attività di deterrenza e vigilanza e aumentare l’interoperabilità tra le nazioni alleate», spiegano dalla Nato. Le forze multinazionali sono chiamate a esercitarsi su una capacità di attacco di alto livello, che consente di difendere l’Alleanza atlantica con la necessaria prontezza.

Coinvolte anche le unità aeree

Durante le manovre navali Nest, la Nato controllerà le unità che operano in tutto il Mediterraneo e nel Mar Adriatico, ma anche quelle aeree che sorvoleranno l’Europa (effettuando rifornimenti in volo), il tutto nell’ambito di missioni di tiro nel Mar Baltico e sui poligoni di tiro in Polonia e Romania.

Manovre fino al 10 maggio

Per tutta la durata delle manovre (fino al 10 maggio) la Nato avrà il controllo diretto su tutte le unità coinvolte che operano nel Mediterraneo e nel Mar Adriatico. Per la prima volta, la marina francese trasferirà anche il controllo della portaerei Charles de Gaulle e delle sue unità affiliate sotto il comando dell’Alleanza.

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