Il report di Human Index fotografa l’Italia politica e sociale del 2024: FdI si conferma primo partito, seguito dal PD. Tra i leader, Antonio Tajani è il più apprezzato. Economia, lavoro e sanità sono poi i temi più dibattuti, con sentimenti prevalentemente negativi che sembrano evidenziare inflazione, precarietà e carenze nei servizi pubblici.
Human Index presenta il report di fine anno, una fotografia dettagliata delle preferenze e delle opinioni degli italiani nel 2024. Attraverso analisi approfondite, il rapporto evidenzia i ministri e i governatori più apprezzati, insieme ai temi di maggiore rilevanza sociale e politica, offrendo uno spaccato chiaro delle priorità e dei sentimenti del Paese.
Le intenzioni di voto: FdI si conferma primo partito
Fratelli d’Italia si conferma il primo partito, consolidando il suo ruolo di forza trainante nella maggioranza di governo. Questo risultato sottolinea la capacità del partito di Giorgia Meloni di mantenere una connessione solida con il proprio elettorato. FdI passa infatti dal 27,9% al 28,7%, con un +0,8%.
Crescita significativa anche per il Partito Democratico, dal 21,2% al 23,7% (+2,5%), che si consolida come seconda forza politica. Un buon risultato, insomma, per Elly Schlein, frutto probabilmente di una buona opposizione e di un rafforzamento della leadership. L’attenzione del Pd verso temi come il lavoro, l’ambiente e i diritti sociali sembra aver contribuito a riavvicinare una parte dell’elettorato che, negli anni precedenti, aveva manifestato forse più disillusione.
Sondaggi politici, quali sono i partiti che salgono e quelli che arretrano rispetto a un anno fa
Cattive notizie invece per il Movimento 5 Stelle che subisce un forte calo: dal 15,9% al 10,5% (-5,4%), evidenziando una perdita consistente. La Lega, pur attraversando una fase di difficoltà nei consensi rispetto ai livelli raggiunti in passato, continua a rappresentare una forza politica significativa. Matteo Salvini, leader del partito, ha recentemente ottenuto un’importante vittoria personale con il proscioglimento dalle ultime accuse a suo carico, dopo essere finito sotto processo per il caso Open Arms; un risultato che potrebbe contribuire a rafforzare la sua posizione politica e quella del partito.
La Lega, nonostante un calo nei consensi rispetto ai picchi raggiunti in passato, registra una ripresa significativa, segnando un +2,7% e attestandosi all’11,5%. Questo risultato potrebbe essere legato anche alla recente vittoria del suo leader, Matteo Salvini, prosciolto dalle accuse al termine del primo grado del processo Open Arms, svoltosi nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. Buone notizie anche per Forza Italia, che vede una leggera crescita, dal 8,7% al 10%.
Ottimo risultato per Sinistra Italiana-Verdi che si piazza al 6,5%, registrando un aumento rispetto all’anno precedente. L’alleanza continua a rappresentare un punto di riferimento per l’elettorato più sensibile ai temi ecologisti e ai diritti sociali; pur mantenendo una posizione marginale rispetto ai principali partiti, l’attenzione verso le questioni ambientali e la giustizia sociale li rende voce importante nel panorama politico italiano.
Azione e Italia Viva mantengono invece una posizione sostanzialmente stabile, con il tentativo di consolidare la propria identità politica e di guadagnare maggiore rilevanza nei panorama nazionale.
Gradimento verso Meloni, Governo e altri leader politici
Il consenso per Giorgia Meloni cala progressivamente nell’arco del 2024, scendendo dal 48,5% (dicembre 2023) al 41,6% (dicembre 2024). Questo declino graduale potrebbe riflettere una perdita di entusiasmo tra gli elettori nei confronti della premier, probabilmente influenzata dagli ultimi eventi politici ed economici.
Il gradimento complessivo verso l’operato del Governo segue un andamento simile all’anno precedente, calando dal 44,7% al 40,5%. Il picco massimo si registra tra febbraio e marzo 2024, mentre i mesi finali mostrano un netto declino.
Per quanto riguarda il gradimento verso i leader politici, a mantenere la leadership è Giorgia Meloni anche se il suo gradimento cala dal 47,9% al 41,6%. Antonio Tajani guadagna consenso, passando dal 30,6% al 35,1%, posizionandosi come seconda figura preferita. Buone notizie anche per Elly Schlein. La leader dem sale infatti lievemente, passando dal 30% al 31,9%. Niente da fare ancora per Matteo Salvini e Giuseppe Conte, che registrano invece rispettivamente un calo.
Gradimento verso i ministri italiani
Antonio Tajani si conferma il ministro più apprezzato dagli italiani con un gradimento del 35,1%. Il suo ruolo di Ministro degli Esteri e la sua esperienza politica sembrano aver consolidato la sua immagine di leader affidabile, capace di rappresentare il Paese a livello internazionale. Subito dopo, Guido Crosetto ottiene il 33,9% dei consensi. Il suo operato come Ministro della Difesa, settore strategico e sempre sotto i riflettori, sembra infatti essere gradito. Matteo Piantedosi, con un gradimento del 31,1%, si posiziona al terzo posto. Il suo lavoro nella gestione dell’ordine pubblico e della sicurezza, temi centrali nel dibattito pubblico, nonostante le numerose critiche, sembra essere stato premiato.
Seguono poi Gilberto Pichetto con il 29,6%, probabilmente apprezzato per le sue politiche legate all’ambiente e all’economia e Carlo Nordio con il 29,4%, il cui impegno in ambito giudiziario e nelle riforme sembra aver catturato l’attenzione degli italiani.
I governatori più graditi dagli italiani
Luca Zaia, governatore del veneto, domina la classifica con un indice di gradimento del 68,6%, un risultato che sembra voler riflettere l’approvazione per la sua gestione regionale. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, segue con il 63,1%. Vincenzo De Luca, alla guida della Campania, noto per il suo stile comunicativo diretto e per le sue decisioni che hanno spesso creato scompiglio, si posiziona al terzo posto con il 56,4%. Eugenio Giani, governatore della Toscana, con il 55,7%. Marco Bucci, sindaco di Genova e recentemente eletto presidente della Regione Liguria, ottiene il 52,3% di gradimento.
I temi più chiacchierati dagli italiani sui social
L’economia si conferma il tema più discusso sui social nel 2024, catalizzando il 24,2% delle conversazioni. Questioni centrali come inflazione, salari e occupazione sembrano infatti dominare il dibattito pubblico, evidenziando la rilevanza di queste sfide nella percezione collettiva. Subito dopo, il lavoro si piazza al secondo posto con il 19,5% delle discussioni, ma emerge con un sentiment fortemente negativo (68,4%), che riflette forse l’insoddisfazione per la precarietà lavorativa e la qualità dei contratti. La sanità, al terzo posto con il 16,3%, sembra essere un altro tema molto caldo: problematiche croniche come liste d’attesa interminabili e la carenza di personale continuano forse ad alimentare il sentiment negativo del 69,2%. L’ambiente, al centro del 10,6% delle conversazioni, mostra una crescente preoccupazione, complice forse il cambiamento climatico. Infine, l’immigrazione, con il 9,7% di attenzione, rimane un argomento polarizzante: il 66,6% delle opinioni espresse è negativo, segno di tensioni persistenti sulle politiche di accoglienza e sicurezza.