La manovra 2025 vale oltre 30 miliardi. Più della metà delle risorse sono state impiegate per la riduzione del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro e il passaggio a tre aliquote Irpef.
Tra le ultime novità, ci sono la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni, cumulando previdenza obbligatoria e quella complementare, l’Ires premiale, la norma che prevede un taglio dell’imposta di 4 punti, dal 24% al 20% per le imprese che investono e assumono. L’aliquota ridotta si applica in presenza di precise condizioni: una quota non inferiore all’80% degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 va accantonata ad apposita riserva e che un ammontare non inferiore al 30% degli utili accantonati nel 2024 e non inferiore al 24% nel 2023 vada a investimenti che non devono, in ogni caso, essere inferiori a 20.000 euro. Le aziende dovranno anche aumentare gli occupati a tempo indeterminato di almeno l’1% e non devono aver fatto ricorso alla cassa integrazione nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024 o in quello successivo,
E ancora, il Bonus per l’acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe B, prodotti in Europa, con contestuale smaltimento del vecchio. La proposta approvata stanzia una dotazione di 50 mln per la misura, fino ad esaurimento delle risorse. Il contributo dovrà essere non superiore al 30% del costo dell’elettrodomestico e comunque di un massimo di 100 euro, elevato fino a 200 euro per le famiglie con Isee entro 25.000.
È stato inoltre incrementato il Reddito di libertà: che aumenta di un milione di euro dal 2025 il Fondo del reddito di libertà per garantire l’indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza.
Approvato poi durante le battute finali in Commissione Bilancio della Camera l’emendamento riformulato dei relatori sul trattamento economico dei ministri e i sottosegretari non parlamentari. L’ultima stesura del testo prevede che i ministri e i sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma abbiano diritto al rimborso delle spese di trasferta “da e per il domicilio o la residenza” per l’espletamento delle proprie funzioni. Per finanziare la misura viene istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri un fondo da 500mila euro dal 2025.
Nel rush finale, stando alla bozza di testo che integra le modifiche apportate, sono state anche inserite una serie di micro-misure: alcune rispondono alle richieste di determinate categorie, altre sono un punto di partenza per interventi che richiederebbero investimenti assai più consistenti. Ad esempio, arriva un fondo per aiutare le famiglie in stato di bisogno a pagare le rette delle mense scolastiche, ma la dotazione iniziale è di appena 500mila euro per il 2025 e il 2026, e di un milione negli anni a seguire.
Nel testo anche alcune novità sul fronte della salute, come i fondi al bonus psicologo e allo psicologo a scuola. È arrivato poi il via libera a un fondo per la stabilizzazione dei ricercatori del Cnr