Ansaldo nucleare ha siglato un contratto, insieme con la canadese Candu energy (gruppo Atkinsréalis) e Korea hydro & nuclear power (compagnia sudcoreana), per il progetto di rinnovamento dell’unità 1 della centrale di Cernavoda in Romania. Progetto che è stato sviluppato da Nuclearelectrica, società statale romena per l’energia nucleare.
La centrale nucleare di Cernavoda conta due unità in esercizio (di tipo Candu-6), con una potenza di 700 megawatt ciascuna e con una durata di vita di 30 anni. L’unità 1 è in funzione dal 1996. Per estendere la sua vita operativa di altri 30 anni, Nuclearelectrica ha avviato, appunto, un progetto di ristrutturazione completo per questa unità.
Il contratto epc (engineering, procurement, construction) firmato da Candu, Ansaldo nucleare e Khnp comprende l’ingegneria, l’approvvigionamento dei materiali, la costruzione e la gestione del progetto necessari per portare a termine il rinnovamento dell’unità. E l’autorizzazione finale a procedere, con la conseguente l’entrata in vigore del documento sottoscritto, sono subordinate all’approvazione da parte dell’assemblea generale degli azionisti di Nuclearelectrica.
Candu produrrà le attrezzature, Ansaldo i sistemi ausiliari
Candu Energy è il produttore originale delle attrezzatture e il gestore della tecnologia Candu in tutto il mondo, mentre Ansaldo è progettista originale del balance of plant (cioè dei componenti di supporto e dei sistemi ausiliari) delle unità 1 e 2 di Cernavoda. In questo progetto, l’azienda canadese e quella italiana avranno in carico l’ingegneria, l’approvvigionamento e la gestione del progetto, rispettivamente dell’isola nucleare e del balance of plant dell’impianto, mentre Khnp avrà in carico la costruzione, inclusa quella delle infrastrutture come, ad esempio, l’edificio per il deposito di rifiuti radioattivi.
Il fermo operativo dell’unità 1 è programmato per il 2027 e comporterà la sostituzione dei tubi del reattore e il rinnovamento dell’unità, insieme ai test necessari. Si prevede che questo processo duri fino al 2029, dopodiché l’unità sarà in grado di funzionare per un ulteriore ciclo di vita di 30 anni. Per quanto attiene alla somma di oltre 400 milioni di Ansaldo (che comprende anche la fase di progettazione) questa sarà spalmata nell’arco del periodo di attività 2025-2029.