Una studentessa di 15 anni ha aperto il fuoco lunedì 16 dicembre alla Abundant Life Christian School di Madison, in Wisconsin. L’episodio, avvenuto all’interno di un’aula studio frequentata da studenti di classi miste, ha portato alla morte di un alunno e un insegnante, oltre a quella dell’attentatrice, poi identificata dalla polizia come Natalie Rupnow, 15 anni, conosciuta anche con il nome di “Samantha”.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle forze dell’ordine, la giovane avrebbe aperto il fuoco contro alcuni presenti, ferendo in totale sei persone. Di queste, due versano in gravi condizioni e sono ricoverate nei vicini ospedali locali. L’allarme è stato dato da un alunno di appena sette anni, iscritto alla seconda elementare, che ha composto il 911 subito dopo aver udito gli spari.
Le circostanze esatte dell’accaduto rimangono ancora in parte da chiarire. Alcune fonti non confermate inizialmente riferivano che l’autrice potesse avere 17 anni, ma la polizia ha poi comunicato l’identità della giovane. Subito dopo aver ferito studenti e docenti, la ragazza avrebbe rivolto l’arma contro se stessa, morendo mentre veniva trasportata in ospedale.
Il movente dell’attacco resta ignoto, ma fonti investigative, citate dalla Cnn, suggeriscono che la ragazza potrebbe aver pianificato l’attentato con anticipo. Le autorità stanno analizzando i dispositivi elettronici e il materiale trovato nella sua abitazione per capire le ragioni di un gesto tanto violento.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha diffuso un comunicato in cui definisce “scioccante e inaccettabile” quanto avvenuto alla Abundant Life Christian School. “Jill e io preghiamo per tutte le vittime di oggi, tra cui l’insegnante e lo studente adolescente che sono stati uccisi, e per coloro che hanno riportato ferite – si legge nella nota – Siamo grati ai primi soccorritori giunti rapidamente sulla scena, mentre l’FBI sta supportando gli sforzi delle forze dell’ordine locali. Su mia indicazione, il mio team ha offerto ulteriore supporto se necessario”. Biden ha inoltre esortato il Congresso ad agire: “Non potremo mai accettare una violenza insensata che traumatizza i bambini, le loro famiglie e distrugge intere comunità”.