Come funziona Udio? È realmente utile? Prima di rispondere, è importante precisare che, nonostante le preoccupazioni legate all’uso dell’AI nella musica, questa tecnologia può favorire la creazione di brani che la mente umana potrebbe non concepire autonomamente. L’AI apre nuove opportunità creative, ampliando i confini dell’immaginazione musicale e arricchendo il panorama sonoro.
La nascita di UDIO
UDIO è un’intelligenza artificiale sviluppata nel dicembre 2023 da quattro ex ricercatori di Google DeepMind, grazie a un finanziamento di 10 milioni di dollari. Dopo una fase beta, è stata lanciata nell’aprile 2024, trovando subito applicazione nella composizione musicale, come dimostra la canzone BBL Drizzy di Metro Boomin, che integra elementi di brani di artisti famosi. La vera innovazione di UDIO, e delle AI generative musicali in generale, è la capacità di creare brani senza richiedere alcuna competenza compositiva. Se in passato l’AI supportava i musicisti in aspetti tecnici, oggi ne diventa un alleato creativo, permettendo a chiunque di esplorare nuove possibilità sonore.
Un esperimento con UDIO
Spinto dal potenziale di UDIO, ho realizzato una composizione inedita ispirata a Domenico Modugno, con un tema moderno: il corteggiamento attraverso i social. Utilizzando ChatGPT, ho generato un testo con riferimenti a Instagram, TikTok e altri termini legati ai social media. Il risultato è Luce di un Reel, un brano che fonde lo stile di Modugno con influenze indie contemporanee.
Il processo, però, non è stato semplice. La creazione dei prompt ha richiesto numerosi tentativi per avvicinarmi all’idea desiderata. Ho specificato per ogni prompt se si trattava di una strofa o di un ritornello, ma ho riscontrato alcune difficoltà: gli strumenti a volte perdevano il loro timbro originale (ad esempio, il pianoforte iniziale diventava una chitarra). Poi ci sono errori nella pronuncia di termini anglofoni come “reel” o “feed”, sebbene questo non compromettesse l’efficacia del risultato, vista la tradizione italiana di adattare pronunce straniere nella musica leggera.
Funzionalità di UDIO e costi
Oltre a generare brani, UDIO offre funzionalità interattive come quella di visualizzazione e modifica di creazioni musicali altrui. Quanto costa? Ci sono due forme di abbonamenti su base mensile e annuale, con costi che variano da 12 euro al mese per il pacchetto standard a 36 euro per il pacchetto pro. Gli abbonamenti annuali sono scontati rispettivamente a 9,60 euro e 28,80 euro. In definivia Udio democratizza la creazione musicale, rendendola accessibile anche a chi non possiede competenze tecniche o risorse economiche. È una risorsa preziosa per giovani artisti alle prime armi, ma anche per musicisti esperti che vogliono esplorare nuove idee o rielaborare brani esistenti caricandoli sulla piattaforma e personalizzandoli tramite prompt. In definitiva, l’intelligenza artificiale non minaccia la creatività musicale, ma la potenzia.