Storie Web lunedì, Dicembre 16
Notiziario

La decima di Gasp

Dicevamo dell’Atalanta che non smette di stupire. E non solo per la sua decima vittoria consecutiva in campionato (nuovo record in 117 anni storia del club), ma soprattutto perchè la sfanga anche quando finisce alla corde come è successo sabato a Cagliari. Senza il portiere Carnesecchi, protagonista assoluto con almeno cinque parate decisive, forse sarebbe andata diversamente; come sarebbe finita diversamente se Zaniolo, dopo soli due minuti dal suo ingresso, non avesse sbloccato una partita che sembrava da dimenticare. Che dire? Fortuna, cambi riusciti, uno Zaniolo ritrovato, un portiere che scoraggia gli avversari, sono tanti episodi che rafforzano però un’idea di fondo: che la Dea abbia acquisito il passo della grande. Nonostante Gasperini getti acqua sul fuoco ( ma sempre meno), gli scudetti si vincono anche così. Se poi Zaniolo, per non farsi ammonire, cominciasse a darsi una calmata, senza sbraitare come un tarantolato per aver realizzato un gol (che poi sarebbe il suo mestiere), allora l’Atalanta bisogna davvero prenderla in considerazione per la corsa al titolo. Non dimentichiamo infatti che i nerazzurri erano alla sesta gara in 22 giorni, l’ultima con il Real Madrid, non proprio i ragazzi della Scarioni.

Stasera Lazio-Inter

A parte l’Inter, che gioca stasera all’Olimpico contro la Lazio (bel test per entrambe), l’altra aspirante allo scudetto resta comunque il Napoli che a Udine, dopo le due cadute con la Lazio, ha ribaltato i friulani (3-1) grazie a Lukaku che, con un gol dei suoi, ha rimesso in asse la squadra di Conte. Una vittoria non brillantissima, ma che riavvicina i partenopei alla vetta della classifica, a due punti dall’Atalanta.

Era pure partito male il Napoli, con un rigore assegnato all’Udinese per un fallo di mano di Lobotka, però la squadra di Conte non si è mai disunita riacquistando piano piano il controllo del gioco. L’altra novità interessante è l’ottima prestazione di Neres, inserito come titolare al posto di Kvraratskhelia. «Cercheremo di soddisfare i palati fini», ha replicato Conte a chi muove qualche critica. Ribadiamolo: non è un Napoli da favola. Però è solido. In più, fuori anche dalla Coppa Italia, può concentrarsi solo sul campionato. Un indubbio vantaggio sui concorrenti tutti impegnati su tanti fronti.

La Fiorentina cade, il Bologna vola

Domenica sugli scudi per Vincenzo Italiano, tecnico del Bologna, ieri vittorioso al Dall’Ara proprio sulla Fiorentina (1-0), la squadra che ha guidato per tre anni. Una sfida molto attesa dal tecnico. Ci teneva al punto che in settimana aveva risparmiato i titolari in Champions a Lisbona. La Fiorentina battuta dopo otto successi consecutivi, alla vigilia è stata scossa da un’altra brutta notizia – la morte della mamma di Palladino – che ha costretto il tecnico a lasciare la guida della squadra al vice Citterio. Per un tempo i viola hanno retto bene. Nella ripresa però, dopo la rete di Odgaard, i rossoblù hanno preso decisamente il comando sfiorando anche il raddoppio.

Torna nei suoi tormenti anche la Roma, sconfitta per 2-0 dal Como, andato a segno nel recupero (Gabrielloni e Nico Paz) ma padrone del campo per tutto il match. Una prestazione in netta controtendenza, quella dei giallorossi, dopo le vittorie di Lecce e Braga. Per Ranieri una doccia fredda non prevista. La via del riscatto è ancora lunga. E dietro incombe chi lotta per la salvezza.

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