Storie Web domenica, Dicembre 15
Notiziario

Slitta l’approdo in Aula della manovra. Il presidente della commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori, ha comunicato al termine della riunione della commissione di oggi che i lavori riprenderanno lunedì e che la seduta verrà riaperta oggi solo per consentire il deposito degli emendamenti del governo. Mangialavori ha fatto sapere che avrebbe comunicato alla presidenza della Camera il protrarsi dei lavori. L’approdo in Aula della manovra era previsto per lunedì. Ma è prevista una capigruppo che deciderà la nuova data.

Le misure principali

Web tax solo per le grandi aziende con ricavi sopra i 750 milioni, tassa sulle plusvalenze delle criptovalute che scende al 26% nel 2025 (la manovra la portava al 42%), e poi sale al 33% dal 2026, Ires ridotta per le imprese che reinvestono in azienda l’80% degli utili, mini decontribuzione Sud, Fondo morosità incolpevole, bonus elettrodomestici: sono questi i principali contenuti degli emendamenti che il governo si appresta a depositare in commissione Bilancio alla Camera, secondo una bozza dei provvedimenti che circola tra i deputati. Le opposizioni hanno chiesto che le proposte di modifica del Governo non siano contenute in un unico maxiemendamento ma spacchettate per materia, per consentire un esame più specifico degli interventi.

A “Fondo dote famiglia” 30 milioni, per sport-attività ludiche

Un “Fondo dote famiglia” con uno stanziamento di 30 milioni di euro per il 2025 per il rimborso di spese per le attività sportive o ricreative extrascolastiche per i figli tra i 6 e 14 anni per famiglie con Isee sotto i 15mila euro. La proposta è in una bozza di un emendamento del governo alla manovra che circola tra i parlamentari a margine dei lavori della commissione Bilancio alla Camera. Il fondo finanzia attività «in favore delle Associazione e Società sportive Dilettantistiche iscritte al Registro Nazionale delle Attività sportive Dilettantistiche (RASD)» e «enti del terzo settore iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS)».

Mini-decontribuzione per il Sud, sgravi al 25%

Per «mantenere i livelli di crescita occupazionale nel Mezzogiorno e contribuire alla riduzione dei divari territoriali», arriva la mini decontribuzione Sud, ovvero uno sgravio del 25% sui contributi dovuti per i lavoratori. Lo prevede un emendamento del Governo alla manovra, secondo una bozza. Viene riconosciuto a favore dei datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico, l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, limitatamente alle micro, piccole e medie imprese (250 lavoratori massimo) che occupano lavoratori a tempo indeterminato in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. L’esonero, per l’anno 2025, è pari al 25% dei contributi previdenziali per un importo massimo di euro 145 su base mensile per dodici mensilità, per ciascun lavoratore a tempo indeterminato assunto alla data del 31 dicembre 2024. Per l’anno 2026 e 2027 cala al 20%.

Aumenti allo stipendio dei ministri non parlamentari

Nelle ultime, concitate giornate prima dell’ok dell’Aula atteso la prossima settimana, spunta una modifica che farebbe salire lo stipendio dei ministri non parlamentari, equiparandolo a quello dei colleghi che hanno anche un seggio in Parlamento. Un trattamento che sarebbe esteso a sottosegretari e viceministri. E sempre in tema stipendi degli onorevoli, ritorna la cosiddetta norma anti-Renzi, ma più rigida di quella inizialmente prevista da un emendamento di FdI: invece di un tetto ai maxi-compensi dei politici percepiti all’estero, arriva proprio un divieto tout court di incarichi retribuiti fuori dall’Ue. «Teniamo presente che alcuni ministri non avendo l’indennità parlamentare hanno una remunerazione un po’ più bassa, però questa è una scelta che hanno fatto i parlamentari, si fa in Parlamento, se in Parlamento vogliono incrementare la retribuzione è una scelta loro, giusto?», ha detto il viceministro del all’Economia, Maurizio Leo, arrivando ad Atreju, la kermesse di FdI in corso al Circo Massimo di Roma.

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