Superati i box degli accrediti il primo volto in cui ci si imbatte è quello stampato di Giorgia Meloni. Un mega pannello con la premier ritratta a mezzobusto in tailleur bianco e poi a figura intera in abito blu elenca, con l’ausilio di una mappa geografica, le «oltre 580 attività internazionali» (dalla Cina all’America Latina) della presidente del Consiglio che hanno «concretamente elevato il prestigio dell’Italia all’estero». Tracciando la «via italiana nel mondo». Ed è proprio «la via italiana» lo slogan scelto quest’anno per Atreju.
Evento lungo una settimana
La festa di Fratelli d’Italia si è allargata nello spazio e nel tempo. Dalla prima edizione a Colle Oppio nel 1998 (quando era organizzata dalla sezione giovani di Alleanza nazionale) si è passati al Circo Massimo, location diventata ormai ambitissima per concerti dai Rolling stones ai Maneskin. Doppia la durata rispetto ai quattro giorni dell’anno scorso: cancelli aperti dall’8 al 15 dicembre, con sfilata di 21 ministri, due leader dell’opposizione come Giuseppe Conte e Carlo Calenda (assente Elly Schlein) e conclusioni affidate l’ultimo giorno alla presidente del Consiglio.
Niente bandiere né loghi di Fratelli d’Italia
Anche quest’anno, niente bandiere né loghi di Fratelli d’Italia. «Non è una festa di partito ma di parte», insiste Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione. Faraonici gli spazi con vista sulle Terme di Caracalla: un villaggio natalizio di 5mila metri quadrati con due tensostrutture per i dibattiti, una mega pista di pattinaggio, un gigantesco albero di Natale bianco al centro e tutt’attorno 40 casette di legno per la ristorazione e la vendita di prodotti artigianali. Ce n’è per tutti i gusti, dalla porchetta di Ariccia alla lasagna. Compreso il vin brulè. Ma c’è anche la casetta dove si distribuiscono copie del giornale “d’area” La voce del Patriota e quella dove i militanti di Gioventù nazionale (la sezione giovanile di Fdi) vendono le loro magliette. Spazio anche alla cultura con la casetta dove è possibile acquistare dalle poesie di Marinetti al “Libro nero della nuova sinistra”
Il maxipannello con le migliori “gufate” degli avversari
Una certa ossessione per la sinistra in effetti aleggia per il villaggio. All’ingresso, dopo il maxi pannello dedicato alla premier, spicca il “Gufoadvisor”. con “Le migliori gufate della sinistra”. E tanto di logo a gufo stilizzato. Nel pannello trovano spazio volti noti, da Elly Schlein al leader del M5S Giuseppe Conte, a Carlo Calenda. Sotto ciascuna foto, una dichiarazione e una notizia che la contraddice. Di Schlein viene riportata (tra le altre) la frase: “Totale irrilevanza del governo in Europa”, corredata da un titolo su: “Raffaele Fitto nominato vicepresidente esecutivo della Commissione Ue”. Di Calenda (con la chiosa “livello di gufata altissimo”) viene citata invece la dichiarazione rilasciata dopo le elezioni di fine settembre 2022: “Il governo durerà sei mesi”. Facile il commento: “Il governo è saldamente al proprio posto”
Il «mondo ideale» secondo la sinistra
Non solo. A seguire spiccano i cartelli con i risultati della richiesta fatta dai Fratelli d’Italia all’intelligenza artificiale di descrivere «il mondo ideale secondo la sinistra». Lo scenario è a tinte forti: “Non esistono paesi sicuri, al via lo sbarco selvaggio”, “un parlamento in mano alla magistratura rossa”, “aperto il mercato dell’utero in affitto”, “la proprietà di case altrui si acquisisce con le occupazioni”, “le forze dell’ordine non hanno il diritto di difendersi”, “gli ecovandali possono bloccare le strade quando vogliono”, “i bagni inclusivi sono realtà”.