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Dopo mesi di ritardo, la ministra Roccella ha chiarito che a breve il decreto per il reddito di libertà, il contributo fino a 500 euro al mese per le donne vittime di violenza e in condizioni di disagio economico, verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le interessate avranno meno di un mese per fare domanda.

Dopo quasi un anno di attesa, a breve il decreto per il reddito di libertà, il contributo fino a 500 euro al mese per le donne vittime di violenza e in condizioni di disagio economico, arriverà in Gazzetta Ufficiale.

A chiarirlo è stata la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, che durante il question time al Senato ha detto che il testo “è in fase di registrazione per la pubblicazione”.

Il provvedimento per il reddito di libertà è stato “finalmente reso strutturale da questo governo, con un importante incremento di risorse, a cui ha contribuito successivamente anche l’opposizione”. Nella scorsa legge di bilancio infatti, il governo aveva stanziato 10 milioni di euro per il triennio fino al 2026, portando così a 30 milioni il totale dei fondi destinati alla misura.

Governo sblocca i fondi per il Reddito di libertà, chi potrà ottenere 500 euro al mese e come chiederli

Per partire però, era necessario un decreto attuativo che chiarisse le procedure per fare domanda e il riparto delle risorse a disposizione tra le diverse Regioni. Il testo, in arrivo dopo mesi di ritardo, “era stato definito dal Dipartimento per le Pari Opportunità, già nel mese di giugno”, ha chiarito la ministra, grazie all’accordo tecnico con le Regioni.

La ministra ha giustificato i ritardi spiegando che “l’iter richiede il concorso, per i profili di rispettiva competenza, di un elevato numero di amministrazioni”. Roccella ha sottolineato che c’è stata “un’interlocuzione approfondita che ha portato a diverse riformulazioni e ha però allungato i tempi della procedura”.

Nel corso di queste interlocuzioni,  “sono stati discussi vari aspetti: dall’eventualità della richiesta dell’Isee, ai criteri temporali e quantitativi di erogazione delle risorse, fino al se e al come garantire una priorità per le donne che avessero già presentato domanda in precedenza, cosa che nel decreto è stata prevista”.

Nel corso dell’anno infatti, molte donne avevano fatto richiesta ma avevano ricevuto risposta negativa perché nel frattempo i fondi per il 2024 erano esauriti. Ora però, potranno ripresentare la domanda.

Quando fare richiesta per il reddito di libertà e come

Come detto all’inizio, il reddito di libertà può valere fino a 500 euro al mese e può essere ottenuto ogni mese per non più di un anno. Il contributo si rivolge alle donne vittime di violenza, che si trovano in condizioni di povertà e seguite presso gli appositi centri.

Non sono previsti requisiti di Isee né paletti legati al numero di figli a carico, per cui potrà fare domanda anche chi non è madre. Saranno le Regioni a gestire i fondi ed eventualmente ad attingere da quelli per le Pari Opportunità per allargare la platea e incrementare le risorse.

La procedura di domanda invece, sarà seguita dall’Inps, ma il tempo a disposizione sarà poco. Una volta pubblicato il decreto in Gazzetta infatti, le richieste andranno presentate entro il 31 dicembre 2024, il che vuol dire che le donne interessate avranno meno di un mese per farlo.

Considerando però, che oltre ad un’autocertificazione andrà inoltrata anche un certificato del centro antiviolenza che attesti la condizione in cui si trova la richiedente, ma che nelle prossime settimane potrebbero registrarsi dei ritardi a causa delle festività natalizie, non è detto che molte donne riescano a ottenere tutti i documenti per tempo.

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