Il giorno X sarà il 30 dicembre. L’avvio del nuovo anno Auditel rappresenta anche lo start di una piccola grande rivoluzione per la Tv italiana, segno dell’evoluzione di tempi e consumi.
Fra le sue misurazioni Auditel includerà «i dati in tempo reale di quanti guarderanno un programma anche da pc, tablet e smartphone, oltre agli ascolti on demand su tutti gli schermi», puntualizza Paolo Lugiato, direttore generale della società, nel presentare il nuovo standard.
A disposizione del mercato arriverà quindi la “total audience”: un dato unico per misurare anche il consumo di Tv attraverso tutti i device, e quindi pc, smartphone, tablet. Misurazione, dunque, dei telespettatori davanti a un televisore, ma anche di utenti connessi attraverso smartphone, tablet, Pc , ovunque si trovino e in qualsiasi momento scelgano di guardare i loro contenuti preferiti.
È nel 2019 che si sono iniziati a macinare i primi dati sulle connessioni per arrivare, ora, al dato unico. Che, come spiegato dalla società presieduta da Lorenzo Sassoli de Bianchi, avrà come effetto immediato un aumento dell’audience media del 4 per cento.
Il tutto a valle di un nuovo standard che nasce dalla combinazione di misurazioni campionarie e censuarie. Queste ultime, raccolte sui dispositivi digitali (grazie a specifici tag inseriti a monte dai broadcaster nel proprio flusso di contenuti), vengono integrati con quelli derivanti dal tradizionale campione: il “superpanel” composto da 16mila famiglie. Mediante un modello statistico proprietario, Auditel trasforma, poi, quelli riferiti ai device in dati afferenti gli individui, attribuendo loro un profilo e rendendoli così sommabili a quelli provenienti dalla stima campionaria