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Beppe Grillo usa l’arma dell’ironia per colpire Giuseppe Conte, dopo lo scarso risultato ottenuto dal M5s alle elezioni regionali in Umbria ed Emilia-Romagna: “Conte non vuole capire che è finita, è come l’ultimo soldato giapponese”.

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Nuova azione di disturbo da parte di Beppe Grillo nei confronti del leader del Movimento Giuseppe Conte, dopo la nuova batosta subita dal M5s alle elezioni regionali in Umbria ed Emilia-Romagna. I pentastellati sostenevano infatti sia Michele De Pascale che Stefania Proietti, e hanno contribuito sicuramente alla vittoria dei due candidati, ma continuano a perdere consensi, almeno a livello locale.

Beppe Grillo infierisce, utilizzando l’arma dell’ironia. Il Garante pubblica infatti una foto, che lo ritrae seduto in un vagone di una metropolitana a Tokyo (durante un viaggio di qualche anno fa). Accanto a lui c’è un uomo, presumibilmente di nazionalità giapponese, vestito da soldato. E sotto la didascalia Oz Onoda: il riferimento è al noto militare giapponese che, dopo quasi 30 anni dalla fine della Seconda Guerra mondiale, nel 1974, nella giungla sull’isola filippina di Lubang, è arrestato perché si rifiutava di credere che la guerra fosse finita.

L’ex comico ha pubblicato la foto questa mattina sullo stato Whatsapp, all’indomani del nuovo deludente risultato elettorale per i pentastellati: il Movimento faceva parte della coalizione del Centrosinistra nelle due Regioni al voto, ma le percentuali ottenute dalle sue liste sono state scarse, ovvero 4.71 in Umbria e 3,55. Difficile che l’immagine non sia stata condivisa per mandare una frecciatina al leader politico del Movimento, in vista della dell’assemblea costituente del partito che si terrà a Roma nel fine settimana. Un modo sicuramente per sottolineare l’ostinazione e la testardaggine di Conte, che, secondo Grillo, continua a incaponirsi, invece di staccare la spina a un paziente incurabile e in agonia, il Movimento Cinque Stelle. “Conte non vuole capire che è finita”, è la sintesi del pensiero di Grillo, secondo quanto riportato da fonti a lui vicine.

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Già un mese fa, in occasione delle elezioni regionali in Liguria, Beppe Grillo aveva decretato la fine del M5s, rivendicando il diritto all’estinzione del M5s. Oggi è arrivata una nuova critica, neanche tanto velata, da parte dell’ex comico, la cui figura rischia di uscire fortemente indebolita o ridimensionata dalla costituente del 23 e 24 novembre, visto che il ruolo del Garante sarà oggetto di discussione e sarà messo ai voti. E non è escluso che proprio nei prossimi giorni, a ridosso del fine settimana, Grillo torni a farsi sentire, provando magari a chiamare a raccolta i suoi, per boicottare il processo di restyling del Movimento avviato da Conte.

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