Nayt ha pubblicato nelle scorse ore il singolo Certe Bugie, che anticipa l’uscita del nuovo album il prossimo 22 novembre dal titolo Lettera Q. Qui il testo e il significato della canzone.
Nayt, foto di Alessandro Treves
Nayt, a pochi giorni di distanza dall’uscita del suo nuovo album Lettera Q, in arrivo il prossimo 22 novembre, ha pubblicato nelle scorse ore il primo singolo estratto dal titolo Certe Bugie. La canzone, co-prodotta con 3D, viene accompagnata dal video ufficiale, prodotto da Borotalco.tv e diretto da Antonio Chiricò. Nel comunicato stampa, Certe Bugie viene descritto così: “Un insieme di ricordi, pensieri, voci che arrivano, se ne vanno e ritornano mischiate ad altre. Tutti sanno come fingere che vada tutto bene, perché la libertà che si desidera ha un costo che in molti non sono disposti a pagare. Il messaggio alla base della traccia per l’artista è che, nonostante certe bugie possano difenderci, riusciremo a salvarci solo partendo da noi stessi“. Qui il testo e il significato di Certe Bugie.
Il testo di Certe Bugie
Yeah
Eheheheh
3D, baby
Tutti sanno com’è fingere sia tutto apposto
Come quando in foto ti ritocchi il trucco in post
Volevi libertà, ma non lo sai che tutto ha un costo?
I soldi te la danno, è vero oppure è tutto un bluff?
Questo circolo di vizi che abbiamo
Che cos’è? Da dove iniziano? Dimmi
Amico mio, cosa ti serve per cambiare?
Non sono io l’eroe che ti potrà salvare, sei tu
Aumenta la tecnologia, diminuisce il lessico
Si arricchisce l’immagine, si impoverisce il resto
Non presto la mia voce per buone cause
Non riesco a comunicare con mio padre
Giuri che hai cose da dire, ma nessuno ci crede
Le canzoni sono insipide e dal pubblico si vede
E anche io non sono né Battisti né Battiato
E dico cose già sentite e neanche così bene
Verità da cui voglio fuggire
Qui ciò che non ti ammazza ti uccide
Oh-oh-oh
Come puoi
Darmi torto?
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Dicono
Che arriverà la fine del mondo
Io voglio essere pronto
Oh-oh-oh
Mi farò
Domande da cui mi nascondo
Perché voglio andare in fondo
Però forse mi servono
Sì, forse dipendo un po’ da certe bugie
Certe bugie mi difendono
Se fai tuo il dolore degli altri vedi come vanno via le differenze
I confini, i costumi, i contrasti della pelle
Io sogno le stelle, ma ho i disastri nella mente
Faccio mille passi, salto mille pasti per averle
“Quando hai il pane, non hai i denti” si lamenta qualcuno
“Meglio che non avere niente” risponde nessuno
Tutti parlano, penso che basti dire meno
Quando hai fame davvero non mastichi nemmeno
Io non sono Fabri Fibra, non sono Primo
A volte odio anche la mia firma quando la scrivo
Una volta ho amato così forte da sentirmi piccolo
Un’altra anche di più tanto da sentirmi infinito
Figo, della mia generazione
La domanda più iconica è: “Che cos’è una relazione?”
Cerco ancora la versione migliore di me
Tra miliardi di persone
Verità da cui voglio fuggire
Qui ciò che non ti ammazza ti uccide
Oh-oh-oh
Come puoi
Darmi torto?
Dicono
Che arriverà la fine del mondo
Io voglio essere pronto
Oh-oh-oh
Mi farò
Domande da cui mi nascondo
Perché voglio andare in fondo
Però forse mi servono
Sì, forse dipendo un po’ da certe bugie
Certe bugie mi difendono, ah, ah
Il significato di Certe Bugie
Nayt ha pubblicato nelle scorse ore Certe Bugie, il primo singolo che anticipa l’uscita del nuovo album Lettera Q, il prossimo 22 novembre. La canzone è stata co-prodotta insieme allo storico collaboratore 3D. Nel brano, che segue un processo di consapevolezza e racconto della realtà cominciato da Nayt nel 2021 con Mood, c’è un analisi del contrasto tra la realtà e la visione percepita. Al centro del racconto, l’incomunicabilità che si raggiunge quando la realtà attorno appare legata all’immagine più che al messaggio, con le fragilità che insorgono nella prima strofa quando canta “Giuri che hai cose da dire, ma nessuno ci crede, le canzoni sono insipide e dal pubblico si vede e anche io non sono né Battisti né Battiato e dico cose già sentite e neanche così bene, peccato“. Nella seconda strofa, si fa riferimento all’idea della complementarità in una coppia come punto d’accesso all’evoluzione della propria persona, come quando canta. “Cerco ancora la versione migliore di me tra miliardi di persone“. Vengono citati anche Fabri Fibra e Primo, due modelli già citati anche in altri singoli dell’autore romano, come in Ballon D’Or con Gemitaiz.