L’attaccante, oggi 34enne, è entrato all’86°: il tecnico del Genoa ha messo Balotelli in campo dopo il gol segnato da Pinamonti al Parma. Pochi minuti dopo è arrivata subito la prima ammonizione al ritorno in Serie A.
Il ritorno di Mario Balotelli in Serie A è raccolto in queste prime cifre che raccontano cosa sono stati i nove minuti (a partire dall’86°, recupero compreso) concessigli da Alberto Gilardino a Parma. Tre tocchi di palla, 1 passaggio riuscito, 1 cartellino giallo per l’unico fallo commesso su Valeri poco dopo essere entrato in campo e che secondo il direttore di gara era da sanzionare con l’ammonizione: così ha timbrato il cartellino con la maglia del Genoa 1701 giorni dopo l’ultima volta che ha calcato il prato del massimo campionato italiano con la maglia del Brescia. Una volta maturato il vantaggio con Pinamonti (rete decisiva per la vittoria), il tecnico ha lanciato nella mischia l’attaccante che a 34 anni si gioca l’ennesima occasione della carriera.
Mario, nella speranza che sia super come un tempo, ce l’ha messa tutta: s’è prodotto subito in uno scatto, con furbizia è riuscito a conquistare un calcio d’angolo, s’è piazzato nella sua posizione prediletta al centro dell’attacco. Scorrettezza (astuta, nel momento in cui occorreva spezzare gli ultimi assalti dei ducali), sanzione e successive proteste completano il quadro di una serata dolce per il giocatore.
Non convocato per la precedente sfida contro la Fiorentina, perché aveva bisogno ancora di qualche giorno di ambientamento, Balotelli ha finalmente provato di nuovo l’ebbrezza di indossare gli scarpini e fare sul serio rispetto ai video di allenamenti, punizioni, numeri funambolici eseguiti da solo in un campetto. Al Grifone, che ha salutato il suo ingaggio con un video emozionale, servono anche le sue reti per trarsi d’impaccio da una posizione di classifica pericolosa.
Colpo del Genoa a Parma, ci pensa Pinamonti: Gilardino ritrova la vittoria e lancia Balotelli
Perché Gilardino ha voluto proprio lui? Il ricorso al mercato s’è rivelato una necessità a causa degli infortuni di Messias, Vitinha ed Ekuban che hanno complicato il lavoro dell’allenatore e depotenziato i rossoblù: Mario è stato preferito rispetto ad altri nomi che pure erano segnati sul taccuino sia per fisicità sia per fiducia nei confronti di un giocatore che può ancora fare la differenza se sta bene fisicamente e ha la ‘testa giusta’. L’accordo con il Genoa è fino al termine della stagione per il quale percepirà uno stipendio di 250 euro netti.
Era dalla stagione 2019-2020 che non si vedeva Balotelli impegnato nel torneo tricolore, in quell’annata condizionato dalla pandemia da Covid: da allora sono trascorsi quasi cinque anni durante i quali l’ex punta della Nazionale, dell’Inter, del Milan, del Manchester City e del Liverpool non è mai riuscita a trovare realmente pace sportiva. La Turchia è stata l’ultima frontiera della sua esperienza di calciatore spesso con la valigia pronta nella quale, oltre al talento (che peccato averlo sprecato nonostante fosse davvero forte), ha stipato situazioni, opportunità, storie tese, gioie e dolori che lo hanno accompagnato in tanti anni.