Storie Web giovedì, Novembre 21
Notiziario

In un’epoca in cui aumenta giorno dopo giorno il divario tra i ricchi e i poveri, la fascia di popolazione che può essere definita poverissima, al limite della sopravvivenza stessa, ha raggiunto nel 2024 la cifra record di 692 milioni di individui. 

Il dato, che arriva dalla Banca Mondiale e che è lecito presupporre sia stato arrotondato per difetto a causa di un sommerso difficilmente individuabile, parla dell’8,5% della popolazione mondiale che vive con meno di 2,15 dollari al giorno. 

Non se la passano bene nemmeno altre 3,5 miliardi di persone: quasi la metà della popolazione mondiale, il 43,6% per l’esattezza, vive sotto la soglia in questo caso di 6,85 dollari al giorno, una cifra – definita di povertà – quasi invariata rispetto agli anni 1990 in seguito all’aumento della popolazione. 

La riduzione della povertà globale, viene sottolineato, è insomma in una fase di stallo e il periodo 2020-2030 rischia di essere un decennio perso. 

Povertà, mensa Caritas (Pixabay)

“Negli ultimi cinque anni, i progressi nella lotta alla povertà sono rallentati fino ad arrivare quasi a un punto morto, sollevando timori sulla possibilità che il periodo 2020-2030 sia un decennio perso”, affermano dall’istituzione internazionale nata con l’obiettivo di lottare contro la povertà e organizzare aiuti e finanziamenti agli Stati in difficoltà.

Anche se la quota di coloro che hanno meno di 6,85 dollari al giorno è scesa dal 70% degli anni 1990 all’attuale 43,6%, il numero effettivo di poveri è cambiato poco a causa della crescita della popolazione.    

“Anche se il tasso di estrema povertà è sceso dal 38% nel1990 all’8,5% del 2024″ di recente il calo è rallentato a causa di una minore crescita economica, ma anche della pandemia, degli elevati livelli di inflazione e dell’aumento dei conflitti”, afferma la Banca Mondiale. 

Entro la fine del decennio si prevede che il 7,3% della popolazione vivrà in estrema povertà, più del doppio dell’obiettivo della Banca Mondiale.

Povertà

Povertà (GettyImages)

E torna a crescere anche in Italia la povertà alimentare: nel 2023 sono 4,9 milioni gli italiani – l’8,4% della popolazione over 16 – che non ha potuto permettersi un pasto completo ogni due giorni. Una crescita di un punto percentuale dei tassi di deprivazione materiale e sociale,  pari a 500mila persone per ciascun indice, rispetto al 2022 e un’inversione di tendenza dopo anni di calo.  

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